IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - Le 100 presenze in nazionale, la rimonta in campionato con la Roma e poi la Champions e il rinnovo in giallorosso. Sono questi gli obiettivi di John Arne Riise in una stagione che era iniziata nel peggiore dei modi con la commozione cerebrale per lo scontro in allenamento di un mese fa. Era iniziata male, ma la svolta sembra esserci stata. Prima il ritorno in campo con la Roma, poi il gol lampo (dopo soli 2 minuti) contro Cipro venerdì scorso. Insomma è tornato Thunderbolt linfaticabile
Era iniziata male, ma la svolta sembra esserci stata. Prima il ritorno in campo con la Roma, poi il gol lampo (dopo soli 2 minuti) contro Cipro venerdì scorso. Insomma è tornato Thunderbolt linfaticabile, uno che, con tanti impegni, è contento di giocare lamichevole di domani contro la Croazia perché così arriverà a quota 9e presenza in nazionale facendo un altro passo verso il record assoluto di 104 che appartiene a Thorbjorn Svenssen. Se dovesse batterlo, diventerebbe idolo assoluto del suo Paese. Anche più di quanto lo sia già adesso. Al termine delle partite, tutte le tv corrono da lui ad intervistarlo. E successo anche a Cipro e su Nettavisien sono apparse le sue dichiarazioni anche sul futuro in giallorosso. Già, perché per John questo è il terzo anno nella Capitale, al termine del 2012 gli scadrà il contratto e a breve potrebbe essere tempo per cominciare a discutere il rinnovo. Gli intervistatori gli chiedono se chiederà un adeguamento, visto che in casa giallorossa ci sono giocatori non titolari che guadagnano più di lui. John, con eleganza, risponde senza fare confronti coi compagni: «Per principio non parlo mai di cifre e di guadagni. Dite che sono il 13esimo o 14esimo per guadagni nella squadra? Non so se è vero e non mi interessa. Ma so come ho giocato negli ultimi due anni. Quindi, ho una chiara idea di quanto dovrei guadagnare».
Ha le idee chiare Riise, che tempo fa aveva detto di voler chiudere la carriera negli Stati Uniti dove è stato in viaggio di nozze o a casa sua, in Norvegia. Non adesso, però, perché adesso vorrebbe rinnovare per altri 4 o 5 anni con la Roma. Perché la città gli è entrata dentro e lui è entrato nel cuore dei tifosi. «Quando sono arrivato qui - ha spiegato ancora - ho avuto lo stipendio che meritavo in quel momento. Ora sento di meritare un contratto migliore. Vedremo se il club è daccordo. Credo che potrebbe essere tutto a posto entro il prossimo mese. A Roma i tifosi mi vogliono bene e io voglio bene a loro». Magari dopo il 7 novembre, giorno del derby con la Lazio. Prima ci saranno le sfide contro il Genoa, poi quella allora di pranzo contro il Parma e quella casalinga contro il Lecce. Quattro partite per rimettere in carreggiata un campionato iniziato in maniera orribile. Magari proprio con laiuto di John e dei suoi gol (vedi quello di Siena un anno fa). A quel punto parlare di rinnovi di contratto non sarebbe un problema.