
IL GIORNALE (M. DI DIO) - Un digiuno realizzativo che dura dal 9 maggio, quattro sostituzioni subite (lultima domenica scorsa dopo il primo tempo della sfida di Parma) e ora anche unespulsione. Pesante, perché gli farà saltare il derby con la Lazio. Il periodo no di Francesco Totti non sembra avere fine. Dopo 75 di bel calcio, fra traverse (due della Roma, una degli avversari) e occasioni da gol, è lo sgambetto galeotto di Olivera ad accendere la miccia
Il capitano giallorosso, sorteggiato anche per lantidoping a fine partita, esce dalla pancia dellOlimpico a testa bassa ancora un po arrabbiato per quanto successo. Lappuntamento con il gol ieri un suo sinistro è stato sventato dal portiere Rosati - manca da ormai 175 giorni e se non arriverà nemmeno con il Basilea, visto che salterà la stracittadina, Francesco eguaglierà il suo record negativo che risale al 2002. «Domenica prossima ci mancherà, è un simbolo sia per quello che fa in campo che per quello che rappresenta fuori», così Burdisso, uno degli eroi della partita con il Lecce (suo il gol di testa che sblocca il match). «Lespulsione mi è sembrata eccessiva e penso che sulla reazione del capitano abia pesato il senso dingiustizia», è il giudizio di Ranieri. Soddisfatto per una Roma vincente e per la seconda volta consecutiva con la porta inviolata (mai accaduto questanno). Ora serve lacuto in Champions per salvare la stagione europea. Con un Totti ancora più determinato.