Dopo le accuse di Totti Sensi ordina il silenzio stampa

07/10/2010 alle 11:56.

LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Da facoltativo si è trasformato in un fermo comando della società: silenzio stampa. È stata la Sensi a imporsi («Chiedo silenzio e fatica»), dopo aver letto le dichiarazioni di Totti. Il capitano, in una lettera al Corriere dello Sport, ha infatti adombrato dubbi sulla dirigenza (pure sulla presidenza?). «Qualche volta sono



Ci si è messo pure Okaka, poi, a gettare benzina sul fuoco dall´Under 21. «Il mio futuro non lo vedo a Roma, se avrò la possibilità me ne andrò». Benissimo, l´ideale da dire in questo momento. Un bel disastro (calcistico, s´intenda), all´interno del quale si colloca il mancato faccia a faccia tra Ranieri e lo spogliatoio, o quel che ne resta viste le assenze dei nazionali. Le parole lasciano il tempo che trovano.



Le parole le ha usate invece la Sensi, in risposta, in un lungo comunicato, a : «Il calcio parlato condiziona il lavoro e noi dobbiamo imparare a convivere con tensioni, umori e provocazioni, come con il successo e l´entusiasmo. Serve la misura e il rispetto dei ruoli». E ancora: «A dico che lui è il simbolo della Roma e sarà, spero il più tardi possibile, anche un dirigente, per questo mi aspetto da lui un contributo decisivo nel presente e nel futuro. Non mi piace leggere che possa anche solo pensare di essere un problema». Poi, il finale: «Sono certa che lavorando in silenzio torneremo al nostro posto. Se dovesse servire saremo pronti ad accendere le luci per le ripetizioni notturne». Avvertimento alla squadra?