Destro+Okaka: l’Under va. L’Europeo è a un passo

09/10/2010 alle 11:30.

GASPORT - Si può perdonare una certa leggerezza in alcune fasi di gara e qualche ingenuità nei pressi dell’area, se poi il sommario è composto di azioni frizzanti, idee chiare, predominio del campoe, finalmente, concretezza sottoporta. Son ragazzi, ma son ragazzi che crescono in fretta. L’Under va veloce, da qualche tempo. Sotto gli occhi di Petrucci e Sacchi con un bel uno-due ha messo k.o. la Bielorussia nel primo round dello spareggio. I giochi non sono ancora fatti, ma quasi. C’è più di un piede in Danimarca. E’ la 5ª vittoria



Ora poi funziona anche l’attacco. Sono di e, finalmente, di Okaka, le firme della vittoria. L’accogliente Rieti, che per vedere un po’ di calcio alto deve aspettare l’azzurro dato che la sua squadra è in Eccellenza, porta entusiasmo e fortuna: tre partite, tre vittorie qui per l’Under, che nel bagaglio di giornata ha solo due brutte notizie: i gialli di De Silvestri e Schelotto (a proposito di ingenuità) che costano la . Tra i tanti diffidati, qualcuno doveva cascarci. Pazienza.



TALENTI IN VETRINA Se guardiamo a questa sfida, è difficile parlare di poco talento tra i giovani italiani. Per tacere dei soliti noti, prendiamo Fabbrini e . Il primo ha fatto girare la testa ai ragazzi di Minsk a furia di dribbling, sgroppate e intuizioni. Al secondo è bastata un’occasione, su invito di Fabbrini, per lasciare il segno. Se giocano ancora nell’Empoli o fanno panchina nel , non è colpa loro. Non ci stupiremmo di vederli promossi tra i grandi in un paio d’anni. Intanto si sono meritati il posto fisso in quest’Under che non si ferma più e che ha domato una rivale storica, che l’anno scorso, agli Europei di Svezia, è stata eliminata ai quarti da una doppietta di Acquafresca. Qui la Bielorussia ha provato a giocarsela, senza barricate. E con le incursioni di Drahun e le idee di Yurchenko, ha dato l’impressione di cercare qualche pericolo. Sono rimaste impressioni. L’Under ha preso presto il pallino del gioco.



ELASTICITA'? Lo ha fatto prima con l’asse centrale. A partire da Ogbonna, che non ha sbagliato unintervento, per passare a Bolzoni, uomo ovunque e dai piedi buoni, e per finire all’attacco. Fabbrini partiva da sinistra e si accentrava, Okaka faceva da sponda per gli inserimenti di . Nella ripresa poi si sono messe in moto le fasce, con Schelotto scatenato. Dal suo cross è arrivato il raddoppio di Okaka di testa.



Poi Casiraghi con i cambi per far riposare e Poli, ha cambiato tre moduli, giocando sull’elasticità dei suoi (Marrone, Mustacchio...). Pochi i pericoli, uno evitabile (altra ingenuità) per la punizione di Niakhaichuk. Ma ci metteremmo la firma per subire altrettanti rischi al ritorno.