IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Parma-Roma è gia diventata molto di più di una partita di campionato. Lappuntamento di mezzogiorno si sta trasformando in un banco di prova senza appello. È alla prova la squadra, prima di tutto. Il suo spirito di gruppo, la sua concentrazione, lo stato di forma dei giocatori che andranno in campo. I segnali finora sono stati contraddittori, però quello che conta è limpegno che il gruppo ha preso con
È una responsabilità seria visto che, se non ci fosse una reazione positiva, lintera stagione rischierebbe un bilancio fallimentare in poche settimane. I margini di recupero sono sempre più stretti. La prova riguarda però anche lallenatore. E non sotto il profilo delle sue vere o presunte responsabilità, piuttosto per stabilire se è lui luomo adatto a poratre anche questanno la squadra fuori dalla palude.
Un discorso cinico, che non tiene conto dei meriti passati, ma realistico e inevitabile nel mondo del calcio. Con Ranieri, però, si apre un discorso che riguarda la società. Non cè proprietà effettiva e lo sapevamo, ma a quanto pare è carente anche una gestione di emergenza. Si parla di stipendi arretrati, di banca latitante, di costi imprevisti, di incertezze. Nessun allenatore (chiedete a Luciano Spalletti) può lavorare a lungo in simili condizioni.
I problemi speriamo saranno affrontati, ma ci vorrà del tempo. E tempo non ce nè molto per salvare la faccia. Nel Mezzogiorno di Fuoco di Parma noi speriamo che Totti sia il nostro sceriffo Gary Cooper. E che tutti siano al suo fianco.




