Ora ci si mette pure l’arbitro

23/09/2010 alle 10:06.

IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Due punti in quattro partite, penultimo posto in campionato con alle spalle solo l’Udinese e il Palermo, che però stasera deve giocare con la Juve, e una crisi che più passano le giornate e più peggiora. Sono questi i numeri, impietosi, che fotografano il momento della formazione giallorossa. Numeri ai quali vanno aggiunte le sconfitte in Supercoppa e in Champions League col Bayern: in tutto fanno quattro sconfitte e due pareggi in sei partite ufficiali. Ieri sera a Brescia, poi, ci si è messo pure l’arbitro Russo che ha rovinato la partita negando tre rigori alla Roma

 

Al 5’ Roma pericolosa con Borriello: il numero 22 impegna Sereni con un gran tiro dai venticinque metri, deviato in angolo dal del Brescia. Al 12’ Menez prova a fare tutto da solo, parte palla al piede nella zona centrale, entra in area ma la sua conclusione termina in curva. Un minuto dopo il vantaggio del Brescia arriva grazie alla solita amnesia difensiva: Caracciolo è solo sulla destra e mette in mezzo per Hetemaj, anche lui solissimo in area, che non ha nessuna difficoltà a mettere in porta il pallone del vantaggio bresciano. La Roma prova a reagire, al 18’ ancora Borriello ma la sua conclusione è troppo. E’ una Roma troppo nervosa, che dopo venti minuti con Mexes, Cassetti e Rosi ha tre quarti della difesa titolare già ammonita e Ranieri per evitare guai peggiori è costretto a togliere l’esterno e a inserire Cicinho. Il Brescia gioca con nove undicesimi sotto la linea della palla, con i soli Eder e Caracciolo in avanti, pronto a sfruttare gli spazi che la Roma gli lascia. Al 33’ diagonale di Vucinic dall’interno dell’area di rigore che supera Sereni ma non Bega, che respinge in angolo. Tra il 37’ e il 39’ Borriello è steso due volte da Martinez ma l’arbitro Russo in entrambe le occasioni lascia correre. Al 43’ Borriello dalla sinistra per Vucinic, il cui colpo di testa termina alto sopra la traversa.

 

Nell’intervallo Ranieri toglie Menez e inserisce Adriano, al suo esordio in campionato, passando al . L’attaccante brasiliano al 7’ è servito in area di rigore e col sinistro prova la conclusione a giro sul secondo palo, la palla termina alta. Vucinic finisce la benzina dopo un’ora e Ranieri lo sostituisce con Baptista che

dopo un minuto ha sulla testa la palla del pareggio, il suo colpo di testa esce di un soffio. Al 19’ l’episodio che decide la partita: Mexes stende Eder lanciato a rete, il francese prende palla e gamba e il dubbio è se lo faccia in area o fuori. L’arbitro Russo, su segnalazione del secondo assistente Ayroldi, assegna il calcio di rigore:

secondo giallo per Mexes ed espulsione inevitabile. Il difensore giallorosso perde completamente la testa e si scaglia verso l’assistente, e solo l’intervento dei compagni riesce a evitare guai peggiori per Philippe che esce tra i fischi del Rigamonti prendendo a calci tutto quello che gli capita a tiro. Dal dischetto Caracciolo non sbaglia e realizza il 2-0. In inferiorità numerica e sotto di due gol la Roma prova a reagire e al 22’ reclama per un netto fallo di mani in area di Hetemaj ma l’arbitro Russo, il peggiore in campo per distacco, non

fischia. La Roma ci prova fino alla fine e al 38’ accorcia le distanze con un gran sinistro di Borriello dall’interno dell’area di rigore che batte Sereni. In pieno recupero Adriano ha sulla testa la palla del pareggio, ma non la

sfrutta. E la Roma torna a casa ancora una volta con l’amaro in bocca.