CORSERA (D. BERSANI) - Da Mexes a Mexes. Appena sei giorni sono trascorsi dalle lacrime di Brescia, da quello sfogo accorato che seguì la crisi isterica provocata dalle inconcepibili decisioni dellarbitro Russo.
Stavolta il francese ha pianto di gioia, sommerso dallaffetto dei compagni che hanno festeggiato il suo destro vincente su schema-assist confezionato da Pizarro. È il primo, pesantissimo, gol della sua carriera in Champions League, quello che è servito alla Roma per sbloccare una gara complicatissima e sofferta. Queste le parole del difensore: «A Brescia non sono riuscito a trattenermi, chiedo scusa a tutti. Io sono fatto così: di fronte alle ingiustizie non sempre controllo le mie reazioni. Sono dispiaciuto anche per i miei figli, che hanno visto quelle brutte immagini».
Poi «Phili» passa allanalisi della partita: «Siamo riusciti a vincere pur faticando sul contropiede romeno e non giocando al massimo. La crisi non è passata semplicemente perché non eravamo in crisi. La Roma è un grande gruppo, sta superando un momento delicato e con il lavoro tornerà ai vertici in Italia e in Europa».
Sul futuro una risposta enigmatica: «Vedremo, se avrò perso tutte le mie qualità, alla società non converrà confermarmi.... Laltro grande protagonista della serata è Marco Borriello, al terzo centro in sei apparizioni con la maglia giallorossa. È sua la strepitosa girata del 2-0: una prodezza che potrebbe presto valere la convocazione nella Nazionale di Prandelli. Ecco la felicità del centravanti:«Abbiamo rischiato qualcosa in difesa, ma i tre punti sono fondamentali. Il mio gol? Sono felice: è stato importantissimo, perché in Europa non esistono gare semplici e il Cluj lha dimostrato allOlimpico».
Dai goleador di giornata agli altri: Pizarro parla di «eccessiva sofferenza, questa non è ancora la mia Roma, sbagliamo troppo. Insomma, cè da lavorare». Perrotta dice che la squadra «dovrà migliorare la fase difensiva», mentre Castellini ha sostituito, un po a sorpresa, Riise: «Esordire allOlimpico è unemozione indimenticabile: già sabato scorso, al gol di Vucinic, ho esultato come un tifoso. Lo standard qualitativo della squadra è ancora lontano, ma siamo umili e troveremo la continuità che serve per i grandi traguardi»