L'Italia soffre ma torna a vincere. De Rossi novanta minuti con record

04/09/2010 alle 10:54.

IL ROMANISTA - Meno male che c’è Cassano. Cesare Prandelli deve ringraziare il talento barese se la sua "prima" ufficiale non si è tramutata in una disfatta storica. Contro l’Estonia, che occupa il novantaquattresimo posto della classifica Fifa, gli azzurri hanno sofferto terribilmente per almeno un’ora e se non fosse stato per la buona vena di Cassano, sostituito dopo ottanta minuti da Antonelli, avremmo raccontato una storia simile a quella mondiale.

Ha giocato per novanta minuti , in netto miglioramento rispetto alle ultime uscite giallorosse. Devono aver fatto bene i colloqui degli ultimi giorni con il , che per tutto il ritiro lo ha seguito passo passo, al centrocampista giallorosso che da ieri sera è sempre di più nella storia della Roma e della Nazionale. Ieri sera, infatti, Daniele ha timbrato la presenza numero 59 in maglia azzurra, una in più rispetto a : è il romanista più presente nella storia della Nazionale maggiore. Daniele ha onorato questo traguardo correndo per tutti i novanta minuti, posizionato interno a centrocampo al fianco di Pirlo e di Montolivo. Nel primo empo, dopo un quarto d’ora, si è travestito da rifinitore per Pazzini, la ui conclusione è stata parata dal estone. E’ stato l’unico lampo azzurro in un primo tempo per il resto ominato dai padroni di casa, che un minuto dopo la mezz’ora trovano il meritato gol del vantaggio. Punizione dai trenta metri di Vassilijev, grave incertezza di Sirigu che respinge ma non blocca e Zenjov da due passi arriva per primo sul pallone e mette in rete. Nel secondo tempo, dopo che l’Italia ha rischiato più volte di capitolare, al 15’ arriva il pareggio degli azzurri. A siglarlo è Antonio Cassano che, di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Pirlo, batte il estone. Quattro minuti dopo l’ex giallorosso con una delle sue solite magie permette a Bonucci di portare in vantaggio l’Italia: su un calcio d’angolo di Pirlo serve col tacco il difensore juventino che, a un passo dalla porta, deve solo spingere in rete il pallone per il vantaggio azzurro. L’Estonia non ci sta e prova in tutti i modi a pareggiare, ma il fortino azzurro tiene fino alla fine. E Prandelli può festeggiare.