IL ROMANISTA - Meno male che cè Cassano. Cesare Prandelli deve ringraziare il talento barese se la sua "prima" ufficiale non si è tramutata in una disfatta storica. Contro lEstonia, che occupa il novantaquattresimo posto della classifica Fifa, gli azzurri hanno sofferto terribilmente per almeno unora e se non fosse stato per la buona vena di Cassano, sostituito dopo ottanta minuti da Antonelli, avremmo raccontato una storia simile a quella mondiale.
Ha giocato per novanta minuti Daniele De Rossi, in netto miglioramento rispetto alle ultime uscite giallorosse. Devono aver fatto bene i colloqui degli ultimi giorni con il commissario tecnico, che per tutto il ritiro lo ha seguito passo passo, al centrocampista giallorosso che da ieri sera è sempre di più nella storia della Roma e della Nazionale. Ieri sera, infatti, Daniele ha timbrato la presenza numero 59 in maglia azzurra, una in più rispetto a Francesco Totti: è il romanista più presente nella storia della Nazionale maggiore. Daniele ha onorato questo traguardo correndo per tutti i novanta minuti, posizionato interno a centrocampo al fianco di Pirlo e di Montolivo. Nel primo empo, dopo un quarto dora, si è travestito da rifinitore per Pazzini, la ui conclusione è stata parata dal portiere estone. E stato lunico lampo azzurro in un primo tempo per il resto ominato dai padroni di casa, che un minuto dopo la mezzora trovano il meritato gol del vantaggio. Punizione dai trenta metri di Vassilijev, grave incertezza di Sirigu che respinge ma non blocca e Zenjov da due passi arriva per primo sul pallone e mette in rete. Nel secondo tempo, dopo che lItalia ha rischiato più volte di capitolare, al 15 arriva il pareggio degli azzurri. A siglarlo è Antonio Cassano che, di testa sugli sviluppi di un calcio dangolo battuto da Pirlo, batte il portiere estone. Quattro minuti dopo lex giallorosso con una delle sue solite magie permette a Bonucci di portare in vantaggio lItalia: su un calcio dangolo di Pirlo serve col tacco il difensore juventino che, a un passo dalla porta, deve solo spingere in rete il pallone per il vantaggio azzurro. LEstonia non ci sta e prova in tutti i modi a pareggiare, ma il fortino azzurro tiene fino alla fine. E Prandelli può festeggiare.