L'avvocato di Sakineh: "Grazie Francesco"

06/09/2010 alle 10:37.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - «GRAZIE TOTTI. La sua adesione è molto importante ». Javid Houtan Kian è l’avvocato che sta difendendo Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana di 43 anni per la cui salvezza si è mobilitata la comunità internazionale.

Il legale di Sakineh, ieri, ha voluto ringraziare il capitano romanista. «La sua adesione alla campagna è molto importante, gliene sono grato», dice Javid Houtan Kian in un’intervista telefonica ad AKI. «È stato un gesto importante

- continua l’avvocato - per questo esprimo a il mio affetto, anche in qualità di tifoso della Roma. Speriamo nell’aiuto che ci arriva dall’estero perchè in Iran, tranne alcuni attivisti per i diritti umani, ci hanno lasciato tutti soli». Ecco, questo è quello che conta per Kian: Sakineh non va abbandonata al suo destino. «È importante - commenta - che la comunità internazionale, oltre a sostenere
Sakineh, sostenga anche la sua famiglia e me, perché siamo tutti sotto pressione. Io ho subito minacce e sono sotto il controllo degli agenti dell’intelligence, che pochi giorni fa hanno fatto irruzione nel mio ufficio, sequestrando decine di fascicoli di miei clienti condannati a morte. Spero che si mobilitino le istituzioni internazionali, che il Parlamento europeo si pronunci a sostegno di tutti noi». Chi anche ieri non ha mancato di far sentire la sua solidarietà a Sakineh è Gianni Alemanno. «Auspico - ha detto il Sindaco - che nei prossimi giorni tutti gli sforzi vengano in campo a favore della liberazione ». Alemanno ha invitato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, «a prendere un’iniziativa diplomatica forte. L’Italia - ha spiegato Alemanno - nella sua storia è stata sempre contraria alla pena di morte e ancora più lo deve essere per una pena comminata per un reato che non esiste». Ha espresso vicinanza a Sakineh anche il Vaticano, che segue «con attenzione» la vicenda. Lo hanno riferito fonti della Santa Sede, ricordando che «il Vaticano è sempre contrario alla pena di morte».