CORSERA (D. BERSANI) - Dalla depressione allentusiasmo nel giro di poche ore. I tifosi giallorossi preparano laccoglienza al nuovo idolo e festeggiano il doppio sgarbo (dopo Nicolas Burdisso) alla Juventus, spazzando via con un colpo di spugna polemiche e malumori. La Roma ha acquistato il centravanti che le serviva: Marco Borriello è il colpo last minute, ma, più che un saldo di fine estate, è la svolta in una squadra che con lui completa le carenze in fase offensiva.
La trattativa, condotta in prima persona da Rosella Sensi con Adriano Galliani già nella tarda mattinata di ieri, è stata chirurgica. Proprio quando si aspettava lannuncio dellaccordo tra lattaccante napoletano e la Juve è arrivato il colpo di mano della Roma.
Il gran rifiuto del giocatore al club bianconero ha spalancato le porte alla società giallorossa, che, inserendosi tempestivamente, ha trovato lintesa con la formula del prestito gratuito, con diritto di riscatto obbligatorio fissato a 10 milioni di euro. Un modo per diluire il pagamento ma Rosella Sensi si è già impegnata a completare loperazione il prossimo anno.
«È un momento cruciale per la mia carriera: sono orgoglioso di essere giallorosso», ha detto Borriello, che sarà presentato nelle prossime ore. Ha già parlato con Totti e guadagnerà in media 3 milioni più i premi per i prossimi 5 anni. Lufficialità dellacquisto è arrivata intorno alle ore 18, al culmine di una giornata febbrile e dopo la ratifica della firma di Robinho al Milan. Cè stato un incontro formale nella sede del Milan tra Daniele Pradè, il calciatore e il suo manager Cavalleri. Decisivo è stato il via libera arrivato da Unicredit, che si è fatta garante per la somma complessiva, in virtù una serie di entrate che la squadra della Sensi otterrà tra sponsorizzazioni e i diritti televisivi derivanti dalla partecipazione alla prossima Champions League. Nella trattativa si sarebbe parlato anche di Mexes, ma il benestare della banca ha reso superfluo il sacrificio del francese.
A Pradè non è riuscita, invece, limpresa di cedere i brasiliani: è rimasto a Trigoria Doni, a lungo in bilico tra West Ham e Fulham, mentre la Roma attendeva Rubinho (finito al Torino) e sondava il terreno per Marchetti, che però il Cagliari avrebbe ceduto solo a titolo definitivo. Stesso destino di Julio Baptista, che ha rifiutato anche il Genoa, nonostante le società fossero daccordo sul prestito oneroso con diritto di riscatto a 6 milioni. La «Bestia», ha detto il presidente Preziosi, «pretendeva un contratto triennale troppo esoso». Con il brasiliano, ora, si profila un braccio di ferro senza esclusione di colpi.
Le situazioni legate ai milionari in esubero hanno impedito alla Roma di acquistare Valon Behrami, nonostante abbia provato a proporre al West Ham uno scambio con Cicinho. Altri affari dellultimora: Pit è andato al Rapid Bucarest e Barusso al Livorno, mentre non sè trovata sistemazione per Antunes, Loria e Greco. Poco male, perché da ieri la Roma è consapevole di aver recitato dopo molto tempo un ruolo da protagonista tra le grandi, regalando un sorriso a Ranieri.