IL MESSAGGERO - «Cerano in gioco Venezia e Roma e poi ovviamente il Coni ha scelto Roma: non cera proprio paragone». Così il sindaco Gianni Alemanno, ospite ieri al programma Radio 2 - Super Max, ha ribattuto al presidente del Veneto Luca Zaia, che in unintervista aveva detto che «Roma vuole tutto, le Olimpiadi, la Mostra del cinema». Per la candidatura alle Olimpiadi, spiega Alemanno, la scelta è ricaduta su Roma per «un problema tecnico». Perché «Venezia è bellissima, ma non è tecnicamente attrezzata a fare le Olimpiadi»
Intanto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, nel discorso dapertura del 32/mo congresso mondiale della Federvolley internazionale, ha caldeggiato la candidatura olimpica della Capitale: «Spero che nel ricordo delle celebrazioni del cinquantenario dei Giochi di Roma del 1960, il Comitato olimpico internazionale si renda conto che Roma ha tutte le carte in regola per ospitare anche le Olimpiadi del 2020 per le quali la città si è candidata - ha detto Letta - Sono sicuro che Roma può ancora dare un grande contributo allo sport e allamicizia dei popoli, proprio come avvenne nel 1960».
Le Olimpiadi di Roma, ha aggiunto Letta, «rappresentarono qualcosa di inedito e nuovo, non solo per lo sport, ma anche per il modello organizzativo dei Giochi. Da allora tutto è cambiato, i Giochi sono diventati un palcoscenico internazionale non solo per gli atleti ma anche per i Paesi e i loro governi. Le Olimpiadi sono diventate un fattore di pace».