Fedun, l’ipotesi di una Roma «giallorussa»

15/09/2010 alle 10:26.

CORSERA (D. BERSANI) - Vero o verosimile? Notizia fondata o allucinazione? Esistono davvero, anche stavolta, i presupposti per immaginare un’altra manovra speculativa o, viceversa, può essere l’alba di un futuro radioso? La Roma è in vendita, il processo è avviato, ma la città giallorossa non si aspettava di risvegliarsi travolta dagli aggiornamenti delle agenzie, pubblicati dai siti internet e veicolati dalle radio private capitoline, che rilanciano l’indiscrezione proveniente dalla Russia. C’è un imprenditore nato a Kiev: si chiama Leonid Fedun, ha cinquantaquattro anni ed è il vicepresidente del colosso petrolifero siberiano «Lukoil», nonché detentore del 9% delle quote azionarie di una delle più grandi holding mondiali del settore.

Fedun si è laureato a Rostov nel 1977 presso la Scuola Superiore di Comando Militare e dal 1984 ha insegnato Scienze Politiche ed Economia all’Accademia. Nel novembre del 1992 entra in affari fondando la «LLP Neftkonsult», prima di lasciare la carriera nelle Forze Armate per diventare amministratore delegato della «JSC LUKOIL-Consulting». Dal marzo dell’anno successivo Fedun è vicepresidente di Lukoil e dal 1996 vice presidente della « OAO Lukoil», responsabile di sviluppo e investimenti. Il magnate è un grande appassionato di calcio e nel 2003 acquista per 70 milioni lo Spartak Mosca. E ora starebbe valutando un’operazione da 200 milioni. Una scalata graduale, la sua: acquisterebbe subito il 50 per cento del club, per poi incrementare la partecipazione fino all’85% e perfezionarla entro il 2012 con l’acquisizione dell’intero pacchetto di controllo.

Nella scorsa primavera la Lukoil aveva contemplato la possibilità di allargare la rete di distribuzione in Italia: può rientrare anche il calcio - e la Roma - nel piano aziendale? Il braccio di Fedun ha precisato che un’eventuale trattativa sarebbe da considerarsi «un’iniziativa personale e non del gruppo». Mentre il titolo del club prendeva a folle velocità il circuito delle montagne russe (è proprio il caso di dirlo) prima di vederlo sospeso per eccesso di rialzo, le reazioni dei tifosi fluttuavano dallo scetticismo all’esaltazione.

Molti ricordavano rassegnati i tristi precedenti con Soros e Fioranelli, altri erano già pronti a sognare i vari Drogba e . A costo di illudersi. Uno dei siti internet più cliccati nelle ultime ore dai tifosi è quello di «Forbes», la rivista americana che aggiorna la classifica degli uomini più ricchi al mondo e colloca Fedun al 136esimo posto. La diffidenza filtrata dagli ambienti finanziari sulla vicenda ha un po’ raffreddato gli ottimisti, che attendono comunque sviluppi.

«Sarà una bella soluzione finale», ha rivelato ieri Paolo Fiorentino, vice amministratore delegato di Unicredit. Quale migliore di Fedun, si chiede la gente?