IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - Oggi è il giorno in cui la Roma capirà meglio quando potrà avere nuovamente a disposizione John Arne Riise. O almeno dovrebbe esserlo. Perché in realtà a Trigoria sono in attesa di notizie dalla Norvegia. Si aspetta che i medici diano a Thunderbolt il via libera per tornare in Italia. Finora non gli è stato consentito per i postumi dellinfortunio subito durante un allenamento nel ritiro della nazionale norvegese.
Secondo il programma rivelato alla televisione norvegese dal medico della nazionale, Thor Einar Andersen, oggi dovrebbe esserci un controllo. Se tutti i valori saranno a posto, a John sarà consentito di prendere laereo per lItalia. Lui non vede lora. Non ce la fa più a stare fermo, ha voglia di correre, di giocare. Ma infortuni del genere sono insidiosi. Se da un lato cè laspetto positivo dellintegrità fisica delle gambe, dallaltro cè bisogno di usare la massima cautela perché un altro colpo alla testa sarebbe molto pericoloso. E lo ha capito anche lo stesso Riise che ha spiegato: «So che questo non è un infortunio alla caviglia o al ginocchio con i quali posso spingere per tornare prima. Qui devo prendere tutte le precauzioni possibili. Lho fatto e potrei anche tornare prima del previsto». Ovvero? Difficile dirlo. Al momento dellincidente il medico parlò di alcune settimane per rivederlo in pista. E anche qualche giorno fa non si era sbilanciato più di tanto spiegando che «ci potrebbe volere meno del previsto oppure di più». Alla Roma attendono il via libera per il ritorno nella Capitale. Che dovrebbe arrivare oggi. Quindi nel week end potrebbe essere qui, magari anche allOlimpico contro il Bologna. Ma solo da spettatore in tribuna.