LIBERO (T. LORENZINI) - Il triplice fischio di Carmine Russo (come il segnalinee Ayroldi pagherà con una giornata di stop la pessima direzione) ha concluso Brescia-Roma sul campo per dare il via a un confronto ben più velenoso, giocato a colpi di accuse per mezzo di microfoni, telecamere e comunicati. Il giorno dopo, il club giallorosso non ha abbassato i toni, nonostante la stangatina
Rosella Sensi, presidente giallorosso nonostante il club sia in vendita (ma si sente, in questo momento, lassenza di un capo riconosciuto; intanto lavvio è stato il peggiore dal 74-75: quellanno i capitolini finirono poi terzi), siappella a Federcalcio e Lega Calcio perché «per mettere ordine: in assenza della moviola in campo dirigono anche i ciechi», mentre Marco Borriello ha potuto interrompere il silenzio stampa imposto ai giocatori per puntualizzare che la frase «Russo al Milan mi chiedeva la maglia. Quei rigori lì me li avrebbe dati... », è stata solo «frutto di libera interpretazione da parte della stampa. Ciò non toglie che sia stata una serata decisamente sfortunata».
A difendere indirettamente la Roma, cè Adriano Galliani che, prima della riunione di Lega, si è lasciato scappare un eloquente «a Cesena il Milan ha subito gli stessi torti che ha subito la Roma e larbitro era lo stesso... » e, pronta arriva la risposta del Palazzo. Il presidente Figc, Giancarlo Abete, anticipa che «proporremo il 14 ottobre per il primo incontro della stagione fra dirigenti arbitrali e i presidenti di A», mentre il numero uno della Lega, Maurizio Beretta, ammette che «si sono verificati più errori di quelli che ci saremmo aspettati».
Le lamentele della Roma, però, fanno sbottare Iachini, mister del Brescia, preoccupato che la grande prestazione dei suoi passi in secondo piano, mentre il patron delle rondinelle, Corioni, sottolinea come «se i torti subiti dalla Roma li avesse subiti il Brescia, e ne ha subiti, larbitro Russo avrebbe preso sette in pagella».
Nicchi numero uno degli arbitri, si dice «amareggiato», e deve perfino incassare linterrogazione parlamentare presentata dal senatore del Pdl, Stefano De Lillo, lira del presidente del Roma Club Montecitorio, Paolo Cento, e la mezza scomunica di tale suor Maria Bertilla, secondo cui larbitraggio di Brescia-Roma rappresenta «la fotografia del disastro delle coscienze del Paese». In più, in una lettera aperta, si chiede come mai Sky non abbia fatto vedere i replay degli episodi incriminati. Forse non sa che da questanno, come prevede la legge Melandri-Gentiloni (ironia della sorte, entrambi romanisti), sono i singoli club ad avere, in linea teorica, competenza sulla regia.
Intanto a Trigoria, linfermeria pare una fisarmonica. Se Totti quasi sicuramente recupererà per il match di domani con lInter, De Rossi non dovrebbe farcela e Julio Sergio (in lacrime negli ultimi minuti a Brescia) ha riportato una microfrattura al malleolo destro e starà fuori alcune settimane.