Ci vorrebbe la Tessera del Dirigente

24/09/2010 alle 11:01.

LEGGO (F. MACCHERONI) - Rosella Sensi ha fatto due nomi: Beretta e Abete. Stavolta c’è poco da aggiungere. Il vero problema sono loro. Se Beretta, presidente della Lega e Abete, presidente della Federcalcio, consentono agli arbitri di tormentare sistematicamente il campionato (qui non si tratta soltanto della Roma) come consentono ai calciatori di sistemarsi il calendario, c’è poco da sperare

A Beretta e Abete potremmo aggiungere Gianni Petrucci, il presidente del Coni, il capo dei capi. Fatto sta che il calcio è all’anarchia. Il gioco, quello che porta pubblico e quindi soldi, è torturato da una serie di dirigenti capaci soltanto di organizzare “vertici”, riunioni, di scivolare in compromessi che compromettono più che aggiustare. Altro che tessera del tifoso, qui ci vorrebbe una tessera per dirigenti.

Quanto alla Roma, il torto subìto non cancella una realtà: Ranieri al massimo è in grado di individuare la strada di casa. Deprezzato Mexes, il tecnico dovrebbe spiegare alla Sensi perché Cicinho laterale vale meno di Burdisso junior. E una volta tanto spieghi a tutti quali sono i giocatori dell’anno scorso che gli mancano. Infine Lippi: non lo prenderemmo nemmeno per vendere i sigari, ma Ranieri allenatore vale il Ranieri giocatore. Un terzinaccio.