IL ROMANISTA - Tra un concerto rock e un viaggio a Miami si concede il tempo di interessarsi alle vicende del Cagliari, di cui è presidente. Ieri a Milano, uscendo dalla riunione della Lega di Serie A, Cellino ha parlato del prossimo impegno di campionato con la Roma e della situazione sempre più ingarbugliata di Federico Marchetti, secondo (e poi titolare) di Buffon al mondiale sudafricano e ora ai margini della prima squadra. Sulla gara di sabato sera al SantElia, esordio casalingo stagionale per la formazione di Bisoli, Cellino mostra grande sicurezza. «Loro (la Roma ndr) - le sue parole - si sentono molto forti, parlano di Champions League e di scudetto. Ma io ho fiducia nella mia squadra, ci divertiremo». Non è per niente emozionato, il numero uno del Cagliari. «Le emozioni le lascio a Daniele Conti. Lui sì che la sente la partita con la Roma, ma si sta comportando da capitano.
Stavolta abbiamo esagerato: ora ne abbiamo un pò troppi. Di Marchetti c’è sempre bisogno e rivederlo in campo è un’ottima idea. Il ragazzo si sta allenando con serietà, senza creare il minimo problema. Ha detto qualche parola di troppo ma sono cose che capitano. Purtroppo il ruolo di portiere è particolare, perché non consente una turnazione come accade con i centrocampisti, per esempio. Ma tolto questo, Marchetti si allena con il gruppo, senza alcuna discriminazione. Mi sorprende che si parli di mobbing». Per quanto riguarda la formazione da mandare in campo, Bisoli avrà tutti a disposizione e potrà scegliere senza troppi problemi gli undici anti-Roma. Il Cagliari che affronterà i giallorossi dovrebbe schierarsi con un 4-3-2-1: in porta Agazzi è favorito sull’ex romanista Pelizzoli; nella difesa a quattro ci saranno Pisano, Canini, Astori e Ariaudo mentre il centrocampo sarà formato da Conti, centrale, con Biondini e Lazzari ai suoi fianchi. In avanti alle spalle di Nenè, favorito su Aquafresca, dovrebbero esserci Cossu e Matri
