Cagliari-Roma, bomber contro

07/09/2010 alle 16:45.

UNIONE SARDA - Bomber allo specchio in una serata inevitabilmente speciale. Da una parte Robert Acquafresca, dall'altra Marco Borriello, sfida nella sfida all'insegna del gol. L'attaccante torinese del Cagliari ritroverà il (suo) pubblico del Sant'Elia dopo un anno e quattro mesi, quello napoletano (vicinissimo al club rossoblù non troppo tempo fa) indosserà, invece, per la prima volta la maglia della Roma.

IL GRAN RITORNO Già l'aveva fatto il 22 agosto, in occasione dell'amichevole con il Betis Siviglia giocata proprio al Sant'Elia. Ma questa è tutta un'altra storia, ora si fa sul serio, il campionato già scotta, sarà inoltre il debutto casalingo per il Cagliari, lo stadio sarà stracolmo e Acquafresca - c'è da scommetterci - farà il pieno di applausi e - allo stesso tempo - il possibile per ricambiarli segnando almeno un gol. L'ultimo con la casacca rossoblù lo aveva realizzato il 24 maggio del 2009 all'Inter. Indimenticabile lo sfogo con il quale aveva festeggiato sotto la Curva Nord: tre calci a un cartellone pubblicitario, dedicati proprio alla società nerazzurra (proprietaria del suo cartellino) che lo stava scaricando dopo averlo a lungo coccolato e di lì a qualche giorno lo avrebbe poi ceduto al nell'ambito dell'operazione Milito-Thiago Motta. Tra l'altro proprio quella fu l'ultima partita in Sardegna del giovane bomber di origini polacche, che non è più tornato nell'Isola nemmeno da avversario. Anzi, lo ha fatto in più di un'occasione, ma come tifoso, in tribuna in compagnia della fidanzata (sarda) Michela.

SERATA SPECIALE Brividi al Sant'Elia. L'11 settembre inoltre non è mai stato banale per Acquafresca: nel 1987 è nato, nel 2005 ha esordito in A (quando ancora giocava nel Treviso). Insomma, quale occasione migliore per rompere il ghiaccio e festeggiare, oltre al compleanno, la centesima partita nella massima serie. Due domeniche fa a Palermo è entrato nell'ultima parte del match (inizialmente Pierpaolo Bisoli gli ha preferito Nenè). Questione di condizione, che la punta piemontese sta pian piano ritrovando dopo una preparazione combattuta e condizionata dall'estenuante tira e molla tra e Cagliari. Ora scalpita il bomber, fiore all'occhiello del mercato rossoblù e pezzo portante del reparto offensivo assieme al capocannoniere dello scorso campionato (con tredici reti) Alessandro Matri. In passato si sono spesso alternati i due, ora potrebbero sostituire una coppia straordinaria sotto porta.

AVANTI TUTTA Non a caso Acquafresca è voluto tornare a tutti i costi a Cagliari, rinunciando a parecchie offerte eccellenti e anche a una parte dell'ingaggio che e Lazio, invece, gli avrebbero garantito. «Questa è la mia casa», ha ribadito con forza il giorno della (ri)presentazione nel centro sportivo di Assemini. E il fatto che a consegnargli la maglia davanti alle telecamere siano stati capitan Conti e Matri la dice tutta sull'importanza di questo ritorno per la squadra (che per gran parte è la stessa che Acquafresca aveva lasciato l'estate scorsa). Ora vuole riprendersi anche lo scettro di bomber e il tempo perso nell'ultimo campionato, prima con Atalanta, poi col . «Un'annata da dimenticare», ha ammesso lui stesso in più di un'occasione. Con il Cagliari, invece, sinora ha segnato venticinque reti in due stagioni. La caccia al gol ricomincia, dunque, sabato sera al Sant'Elia. Il suo stadio.

SOTTO I RIFLETTORI Comincia daccapo, invece, per Borriello, colpo a sorpresa della Roma in chiusura di mercato complice l'ingaggio da parte del Milan di Zlatan Ibrahimovic e, soprattutto, di Robinho. L'ormai ex rossonero ha scatenato l'entusiasmo del popolo giallorosso e sabato pertanto avrà parecchi riflettori puntati addosso. E non potrebbe essere altrimenti. Borriello è ormai nel pieno della maturità, è considerato uno degli attaccanti italiani più forti anche se non è stato convocato dal nuovo ct Cesare Prandelli per le gare con Estonia e Far Oer. Dopo aver girato parecchie squadre in prestito (dalla Triestina al Treviso passando per Reggina, Empoli e Sampdoria) è poi esploso una volta per tutte ancora a Genova, ma con la maglia del Grifone. Diciannove gol da capogiro in 35 partite, per questo è stato subito richiamato alla base dal Milan che, però, alla lunga lo ha scaricato per un usato (da , Inter e ) sicuro e decisamente più appariscente (Ibra appunto). La su storia ricorda un po' quella di Acquafresca. La Roma ha fiutato l'affare e colto l'attimo strappando il bomber alla Juventus (che aveva già raggiunto l'accordo con il Milan) e facendo così lievitare le proprie quotazioni in chiave scudetto. Incredibile la coppia -Borriello, e là davanti ci sono pure Vucinic e Menez (oltre ad Adriano, ora non ancora al top e con qualche acciacco di troppo). Esordio al Sant'Elia, dunque, per il neogiallorosso che qualche anno fa, strano davvero il destino, è stato a un passo dal Cagliari.