Borriello e brividi Roma, che fatica battere il Cluj

29/09/2010 alle 10:59.

GASPORT (R. PALOMBO) - Tutto è bene quel che finisce bene, è la prima cosa che ci viene in mente. La seconda è «mai più». Mai più una Roma così bislacca e sbagliata. Mai più, soprattutto, un Adriano in campo in queste condizioni. Tutti gli vogliamo bene, tutti speriamo possa tornare quello di un tempo, ma vederlo così fa male. A noi, alla Roma, a lui. Perdere maanche pareggiare contro questo Cluj era estremamente complicato. La Roma e (in parte) pure Ranieri, il grande regista della vittoria sull’Inter, ce la mettono tutta per riuscirci, mabastano tre minuti a metà del secondo tempo e l’uno-due di Mexes e

Errori che la Roma, coi cambi esauriti, sarà tuttavia costretta a portarsi dietro fino alla fine dal gol di Rada, che rimette in corsa il Cluj al grottesco finale sotto assedio. È 2-1, manel conto ci sono, insieme alle parate di Claro, il migliore degli ospiti, i due pali di Traoré sullo 0-0. Fosse stata appenameno fortunata, la Roma si troverebbe ora in seri guai . Ranieri cosa fai? Se ne è andato un primo tempo in cui per mezzora la Romasta a guardare, salvo svegliarsi dopo il primo palo di Traorè e costruire cinque limpide palle gol in un quarto d’ora, l’unico nel quale mostrerà nel vecchio e caro di essere ancora decisivo.



L’intervallo non porta consiglio a Ranieri. Adriano per Menez all’inizio del secondo tempo è un errore grave. Il francese non ha giocato granché ma è con Perrotta uno dei due motori di una squadra che per il resto gioca troppo spesso calcio camminato. Toglierlo è rischioso ma proporre «questo» Adriano (e non Borriello da subito) lo è di più. L’Imperatore è grosso, pesante, impresentabile a livello di . Con lui a pascolare sulla fascia destra, con Vucinic e è una Roma a tre punte nessuna delle quali aiuta a metà campo. Così, il Cluj si ritrova rimesso in partita suo malgrado e a Traoré viene concessa la possibilità di un secondo palo.

A quel punto Ranieri rinsavisce a dà una scossa alla squadra: dentro Borriello eCassetti, fuori Vucinic (crogiolatosi sugli allori interisti) e un laterale di difesa titolare. Già, perché la prima Roma è quella con Riise chissà perché (lo dice lui) in tribuna, due riserve, Cicinho e Castellini, terzini e Mexes accanto a Burdisso (Juan in panchina) per una difesa che non si è mai vista. StraBorriello Manca mezzora alla fine ma tanto basta, perché la fase difensiva del Cluj è perlomeno approssimativa. Pur spaccata in due, con e Adriano che giocano praticamente da fermi, la Roma riesce a chiudere gli avversari in area. Il gol non può che arrivare da palla inattiva, e sul corner di Pizarro è Mexes che mette le cose a posto col . Il Cluj, più lungo della Roma, prova a ripartire e il contropiede -Borriello profuma di gol alla Ibrahimovic. Il centravanti è sul filo del fuorigioco e il sinistro al volo è da antologia. Parrebbe finita, ma la Roma, nonostante il gran lavoro di Pizarro, DeRossi e Perrotta, è costruita male e regala troppi uomini. Così la partita si riapre ma per fortuna senza danni. L’ultimo colpo di testa è di Adriano, a liberare l’area di rigore giallorossa. Almeno questo, un buon segnale.