
CORSPORT (P. TORRI) - Cè Adriano. In panchina, comunque cè. Perché magari qualcuno se lo era dimenticato, la presentazione con gli effetti speciali, finalmente posso annuncia re un grande acquisto, seimila tifo si in delirio al Flaminio, la scom messa di far rinascere lImperato re, a Roma, con la maglia della Ro ma. Sembrava linizio di una gran de storia, n
SESSANTOTTO -Non è lanno che può pure generare un pizzico di nostalgia, sono i minuti giocati fin qui dal brasiliano in partite ufficiali con la maglia della Ro ma. ventitrè, quelli finali, tra i fischi dei suoi ex tifosi a San Siro, sfida di Super coppa. Gli altri qua rantacinque (i recu peri non li abbiamo conteggiati) li ha vissuti a Brescia, se condo tempo di una partita che è entrata nel guinnes dei primati per il nu mero dei rigori non concessi dal larbitro Carmine Russo di Nola. Quando era sbarcato a Roma, pe raltro, Adriano non aveva nascosto la voglia di esordire allOlimpico, di fronte ai tifosi romanisti,«per ché sono tifosi che mi davano unemozione da avversario, chissà cosa si prova a giocare per loro». E vero, cè stato un infortunio mu scolare a ritardare i tempi del suo ritorno a una condizione accettabi le, ma è altrettanto vero che Adria no non è venuto a Roma per recita re il ruolo di comparsa. Non lo è mai stato, vuole tornare Imperatore,per farlo ha una sola strada da percorrere, giocare, pur nella completa consapevolezza che a Trigoria è arrivato Borriello, che ci sono altri giocatori offensivi che è difficile tenere fuori. Vuole una chance, la sua chance. Nel caso, toccherà a lui giocarsela bene in fondo.
PROBLEMA -La questione, peraltro, potrebbe essere più complessa di quello che uno possa pensare. Uno come Adriano, cioè un giocatore che sono ormai sei mesi o quasi che non gioca, uno che con quella costituzione fisica -al di là di qual che chilo in più - ha bisogno un minimo di partite consecuti ve per poter ritrova re quel ritmo partita a cui fa riferimento ogni giocatore che torna in campo dopo un certo periodo di stop. E allora il pro blema è: quando mai la Roma potrà consentirgli quattro, cinque, sei partite una dietro laltra? La risposta logica ri schia di essere mol to vicina al mai. E allora magari cè pure il caso che il brasiliano co minci a interrogarsi. Di sicuro, da quando è tornato, ha gradito poco quello che è successo. Ultimo epi sodio sabato scorso contro lInter perché mandarlo in campo a quat tro minuti dalla fine, per uno come Adriano vuole dire solo rischiare di farsi male. Stasera potrebbe es sere loccasione giusta per fargli capire fino in fondo cosa significhi giocare con la maglia della Roma allOlimpico. Non giocherà dal linizio, ma con qualsiasi risultato, pur se per motivi opposti, non sa rebbe il caso di presentare lImpe ratore ai tifosi romanisti?