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IL ROMANISTA (V.META) - Lufficialità dellinvestitura è arrivata ieri: a guidare la nuova Italia di Prandelli che domani a Londra affronta in amichevole la Costa dAvorio sarà Daniele De Rossi. È stato lo stesso commissario tecnico ad annunciarlo nella sua prima conferenza stampa nellaula magna di Coverciano. A chi gli chiedeva chi fosse il giocatore destinato a indossare la maglia numero dieci, Prandelli ha infatti risposto: «Sceglieranno i ragazzi i numeri e come capitano De Rossi sta regolando questa faccenda insieme a loro».
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Ancora una volta unico romanista del gruppo azzurro, De Rossi ha raggiunto il ritiro nella tarda mattinata
di ieri e nel pomeriggio ha sostenuto il primo allenamento agli ordini del tecnico di Orzinuovi. A ben guardare, una scena già vista. Sei anni fa per lesattezza, quando Prandelli sedeva sulla panchina della Roma, sia pur per un brevissimo periodo. Nellestate del 2004, a Roma si era appena chiusa lera di Fabio Capello e Daniele era uno fra i giovani più promettenti della serie A. Di lì a poco avrebbe vinto la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Atene con lUnder 21 di Gentile, ma al suo ritorno dalla spedizione in Grecia, a dirigere gli allenamenti a Trigoria al posto di Prandelli cera Rudi Voeller. Un rapporto finito ancora prima di cominciare, dunque, ma del quale De Rossi ha conservato un ottimo ricordo. Un anno più tardi, quando si parlava del possibile ritorno di Prandelli al termine della travagliata stagione 2004/05, Daniele non nascondeva che «se dovesse tornare Prandelli, io personalmente sarei contento».
Il rapporto di reciproca stima che lega il nuovo ct azzurro al suo capitano è dunque di lunga data. Curiosamente, risale allestate in cui De Rossi ha giocato la sua prima partita con la nazionale maggiore, il 4 settembre 2004 contro la Norvegia al "Barbera". Sei anni dopo, eccoli di nuovo insieme. A partire da domani, Cesare e Daniele cercheranno di tirare fuori lItalia dalla bruma di mediocrità che lha avvolta di recente.