Serrone, la nuova scommessa dei Giovanissimi

10/08/2010 alle 11:40.

CORSPORT - Il giorno in cui ha fatto le vali gie ed è partito per Roma, a Capaccio, cittadina di ventimila anime in provincia di Salerno, hanno organizzato una vera e propria festa e si è mosso persino il Sin daco per salutare questo ragazzo di 14 anni che da ieri insegue il suo sogno. Parliamo di Alessandro Serrone, il tre quartista classe ‘ 96 nato a Battipaglia, ma cresciuto a Capaccio, che da ieri è agli ordini di Vincenzo Montella. Un sogno per lui vestire la maglia giallorossa del suo idolo Francesco Totti e una spe ranza per la Roma che, per portare a Trigoria il ragazzo, ha dovuto battere sul tempo Napoli, Empoli e Fiorentina.

NOVE GOL - Fantasista con l’estro dei man cini, baricentro basso, buon senso del gol e assist facile, ad Alessandro il talen to non manca. Nella prima partita uffi ciale giocata a 6 anni segnò 9 gol tutti in una volta. A questa età sentirsi un feno meno può fare più male che bene e sarà il futuro a dire se da giovane promessa saprà trasformarsi in campione, ma in tanto lui si gode questi primi giorni ro mani, belli, ma anche molto impegnati vi per un ragazzo che ha compiuto 14 an ni l’8 marzo scorso. Serrone, che vivrà nel convitto di Trigoria, d’altronde, è già abituato alla distanza da casa. Lo scorso dicembre il trasferimento dallo Sporting Club Picentia al Baiano ha costretto lui e il papà Luigi a sobbarcarsi 200 chilo metri al giorno per sostenere allenamen ti e partite. Una scelta faticosa, ma indo vinata considerando che poi il passo dal Baiano alla Roma è stato breve.

LA PROVA - E probabilmente non è un ca so che Baiano disti solo una ventina di chilometri da Castello di Cisterna, la tadina che ha dato i natali a Vincenzo Montella. Sembra sia stato proprio l’Aeroplanino a fare il nome di Serrone a Bruno Conti. Due giorni di prova a Tri goria sono bastati per convincere tutti e Alessandro il 3 agosto è stato tesserato con la Roma e ha sostenuto le visite me diche di rito. Ora per lui inizia il diffici le: confrontarsi con una realtà professio­nistica, lontano da casa e soprattutto convincere Montella e la Roma di aver indovinato la scelta.