Rosi, Greco, Cerci, Okaka e quei Campioni del 2005

04/08/2010 alle 12:25.

CORSPORT (R. LORIA) - Tra la vittoria di un titolo a livello di settore giovanile e l’affermazione nel calcio professionistico c’è una distanza siderale. Un cammino, quello tra uno scudetto Primavera e un gol al Parco dei Principi contro il Paris Saint-Germain, che è lastrica to spesso di sacrifici e delusioni e che può durare anche cinque anni. E’ il caso di Leandro Greco, campione d’Italia nel giugno 2005 agli ordini di De Rossi senior e ritornato agli onori della cronaca sa bato pomeriggio dopo un bel po’ di anonimato. Greco e il suo gol sono la dimostrazione che di quella squadra Primavera, ultima a portare il tricolore a Trigoria, non tutto si è perso.

GIALLOROSSI - Della squadra che fu di Alber to ben quattro giocatori vestono an cora la maglia della Roma. Parliamo del già citato Greco, ma anche di Okaka, Cerci e Rosi. Quattro ra gazzi con storie, ambizioni e aspettative differenti. Aleandro Rosi, ad esempio, non può non sperare di ritagliarsi un posto importante nel l’undici di Ranieri. Il è l’esempio di come, per sfondare a certi livelli, si deb ba imparare a soffrire. Per lui le esperienze con il Chievo, con il Livorno e con il Siena sono state fondamentali. Un percorso che sta seguendo anche Stefano Okaka, i cui gol nei play off tra scinarono la Roma alla conquista dello scudetto nel 2005, e che, dopo aver incontrato tutte le difficoltà classiche del l’enfant prodige, oggi sembra aver raggiunto il giusto grado di maturità anche grazie alle espe­rienze con Modena, Brescia e Fulham. Di quella rosa, pur non essendo uno dei protagonisti assoluti, faceva parte an­che Alessio Cerci. Un al tro talento purissimo che probabilmente ha ancora bisogno di maturare per esprimersi ad alto li vello.

SERIE A - Di quella squadra, nell’attuale Serie A, non ci sono solo loro. Non si può dimenticare ad esempio Gianluca Curci, che proprio nel corso di quella stagione 2004/ 05, lasciò a Pipolo lo specchio della porta della Primavera per andare a difendere quello della prima squadra. La sua storia è nota, con gli entusiasmi iniziali, le difficoltà dell’anno successivo e il sorpasso subito da parte di Doni nelle gerarchie di Spalletti. Quindi la rinascita a Siena, l’addio definiti­vo alla Roma e quest’an no l’occasione unica di giocare in con la Sampdoria. Chi tornerà in Serie A, invece, è Daniele Corvia, capocannoniere di quella Roma Primavera e autore nell’ultimo campionato di Serie B di 17 gol che hanno contri buito in maniera determinante alla promozio ne del Lecce. A Cagliari invece cercherà fortuna il difensore Daniele Magliocchetti, anche lui lo scorso anno nel campionato cadetto, ma con la Triestina.

ALTRI - Oltre ai sette che cercheranno di met tersi in mostra in Serie A, nella linea difen siva di quella squadra campione d’Italia c’erano Scurto, Freddi e Grillo, tutti e tre buoni protagonisti lo scorso anno in Serie B con le maglie di Triestina, Grosseto e Crotone. La prima divisione, invece, sarà il palcoscenico di Andrea Giacomini, proprio ieri presentato a Cosenza, piazza con la quale lo scorso anno si sono con frontati Valerio Virga e Massimiliano Marsili, altri due pezzi impor tanti di quella Primavera tricolore.