Roma da dimenticare umiliata dall’Olympiacos

14/08/2010 alle 11:58.

CORSERA (S. TORRISI) - Finisce con una umiliante, pesantissima sconfitta (5-1) contro i greci dell'Olympiacos la marcia di avvicinamento della Roma al primo grande appuntamento dela nuova stagione, la Supercoppa italiana contro l’Inter in programma a San Siro sabato prossimo. Nella serata del «Karaiskakis» la squadra di Claudio Ranieri è scesa in campo con il « vecchio » 4-2-3-1, un cambiamento di rotta rispetto al modulo con cui il tecnico giallorosso ha scelto di affrontare i primi test stagionali.

Fuori gioco Julio Sergio, che comunque il 21 sarà regolarmente tra i pali a Milano, Pizarro e Burdisso junior, Ranieri ha schierato Menez, Perrotta e Taddei alle spalle di capitan , inserendo Greco e Andreolli nell’undici in cui rientravano i nazionali (, Mexes e lo stesso Menez). Con Adriano e Vucinic in panchina la Roma ha preso gol alla prima azione offensiva dei greci (deviazione di Taddei su tiro dell'argentino Ibagaza), ma è riuscita a pareggiare qualche minuto più avanti quando ha trovato i tempi giusti per innescare il vincente di Menez.

Dopo molti cambi e due traverse colpite ad inizio ripresa da Cassetti ed Adriano, Dudù e Mitroglou hanno riportato avanti i biancorossi, un doppio vantaggio che una Roma ancora poco brillante non è stata in grado di annullare, subendo anzi la punizione delle reti di Fetfatzidis e Soiledis. Finale addirittura increscioso anche con accenni di rissa.

La trasferta greca, oltre amettere minuti nelle gambe dei giocatori giallorossi, si sperava potesse sbloccare la trattativa, proprio con l'Olympiacos, legata a Julio Baptista. Giovedì sera infatti il d.g. giallorosso Gian Paolo Montali ha incontrato i dirigenti greci, fortemente interessati all’attaccante brasiliano, invocato ieri sera dal pubblico locale, ma l’incontro non è andato bene. L’Olympiacos infatti vuole Baptista ma non ha la forza economica per un investimento rilevante. Così ha chiesto alla Roma il prestito oneroso del giocatore. A queste condizioni la trattativa non può andare in porto.