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IL ROMANISTA (D. GALLI) - TESSERE del tifoso, vecchi abbonamenti, fotocopie, autocertificazioni, documenti di identità. E biglietti. Forse. Se ci si domanda perché non si va più allo stadio, basta dare unocchiata al dedalo burocratico in cui un tifoso deve infilarsi. Ormai è più facile compilare un 730 che comprare un tagliando della Roma. La colpa, meglio dirlo subito, non è di Trigoria, quanto delle imposizioni che hanno costretto le società ad adeguarsi. Non è dunque un caso se i tifosi che hanno sottoscritto le tessere in Italia siano stati 521.540, di cui 220.000 del Milan.