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LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Le magliette "io non mi tessero" e cinquanta minuti di sciopero della Curva Sud danno il bentornato a casa alla Roma. Per Burdisso, sorridente in tribuna, il primo boato del campionato. Per Totti quello più forte, tanto per ricordare a tutti, vecchi e nuovi, le gerarchie. In tribuna colpisce lo sguardo spaurito di Castellini
La Curva si riempie dopo cinque minuti della ripresa, scuotendo anche gli undici in campo: bandiere, colori - quelli di sempre - e cori: "Lo sai perché " oltre agli insulti verso i tifosi "fidelizzati". Sfortunatamente, l´effetto su Totti e compagni svanisce in fretta. Colpa, soprattutto, del quarantunenne Antonioli che para anche l´ironia di chi lo invita ad usufruire dello sconto anziani per entrare all´Olimpico. Lo spettacolo sugli spalti, invece, non si esaurisce: "Ovunque ti seguiremo senza tessera" urlano tutti, giallorossi romanisti e bianconeri del Cesena, idealmente uniti per una sera dalla lotta al "nemico" comune.
Chissà se sono fischiate le orecchie al ministro Maroni, bersaglio preferito degli anatemi delle due curve. Al novantesimo, però, resta solo la voce dei pochi tifosi ospiti, mentre la Sud esce in silenzio da una serata che sembra togliere la voglia di cantare anche a chi ne ha risparmiata per tutta l´estate.