E per Cerci notte in strada a Capri

18/08/2010 alle 11:36.

IL ROMANISTA (C.ZUCCHELLI) - È UN PERIODO no per Alessio Cerci. Il talento a cui tutti pronosticavano un luminoso futuro, di cui fino a questo momento si sono visti solo i primi bagliori, non si è riuscito a godere in pace neppure i due giorni di riposo a cavallo di Ferragosto.

un luminoso futuro, di cui fino a questo momento si sono visti solo i primi bagliori, non si è riuscito a godere
in pace neppure i due giorni di riposo a cavallo di Ferragosto.
 
Secondo quanto raccolto dai carabinieri di Torre del Greco il romanista aveva deciso di trascorrerli a Capri, con un gruppo di amici, affittando uno yacht Ferretti di 15 metri, intestato ad una società bulgara. A rovinare i piani pare sia stato lo skipper, un trentenne di origini romene. A Capri non c’era posto per ormeggiare, da qui la decisione di andare a Marina di Stabia. Con la promessa, secondo quanto ha raccontato Cerci, di andare a riprendere la comitiva a Capri una volta esaurito il giro turistico. Ma quando, alle 2 di notte, ha ricevuto la telefonata del calciatore della Roma, lo skipper non si è mosso.
 
La (non più) allegra brigata è stata costretta a passare la notte in strada, visto che tutti gli alberghi del posto erano pieni, e il giorno dopo, tra marinaio e calciatore, sono volate parole talmente grosse da richiedere l’intervento dei Carabinieri per impedire conseguenze peggiori. La comitiva ha poi proseguito la vacanza in aliscafo, con l’umore sotto ai piedi, il calciatore più di tutti, sapendo peraltro di essere ormai finito nel gruppo pomeridiano della Roma, quello che – salvo novità, infortuni, o folgorazioni sulla via di Atene per Baptista – la Supercoppa la vedrà in televisione, e pure la prima giornata.
 
Per il Ferragosto, probabilmente, non poteva farci nulla, per il resto del mese forse sì. Perché più di qualcuno a Trigoria pensa ormai che la firma del contratto non sia arrivata non tanto per qualche dollaro in più, quando per potersi scegliere la destinazione a costo zero tra sei mesi. E gli stessi pensano pure che, se firmasse quel rinnovo, trovare qualcuno disposto a perorare la sua causa con Ranieri sarebbe ben più facile che rimediare
un posto letto a Capri in alta stagione.