IL ROMANISTA (V. META) - COME HOLLY e Benji. Per Filippo Scardina e Alessandro Malomo, Verona- Como in programma stasera non sarà una partita come le altre. Per la prima volta, infatti, gli ex De Rossi boys si ritroveranno luno contro laltro nel calcio dei grandi. Scardina con la maglia del Como, Malomo con quella dei gialloblù. E pensare che solo tre mesi fa i due erano fra i protagonisti della stagione da record della Primavera giallorossa, unica formazione in Italia a chiudere imbattuta la regular season
Ragazzi, come state?
Scardina: Bene. La settimana scorsa ho esordito e, anche se purtroppo abbiamo perso, sono soddisfatto del mio debutto perché comunque era la prima volta che giocavo in serie C. Mi dispiace per la sconfitta, ma credo di aver fatto una buona partita.
Malomo:Tutto bene. Qui è veramente bello, mi sono subito inserito. Mi dispiace un po di non aver potuto esordire in Coppa Italia perché non era arrivato il transfer, mentre in campionato dovevo scontare una squalifica (per il rosso comminatogli negli ottavi del campioanto Primavera, ndr). Sto a Sandrà, proprio sul lago di Garda. Un posto splendido. Stasera Verona-Como. Dallaltra parte cè un amico...
S.: Non so se giocheremo, anche se lo spero. Emozioni particolari? Sarà una bella serata, anche perché il loro stadio è molto bello e anche il pubblico sarà caldo.
M.: Io personalmente non credo che giocheròdallinizio. Ma se dovessi giocare, non vorrei essere nei panni di Filippo (pausa a effetto comico, ndr). Non gli farei vedere palla.
Avete mai giocato contro?
S.:No, mai...anzi sì, una volta, quando avevamo dodici anni. Lui faceva il centrocampista, io lesterno, pensa un po. Mi ricordo che mi fece pure un fallaccio. Mha fatto male...
M:Sì, cè un precedente nei Giovanissimi Sperimentali. Io allora giocavo nella Lazio. Chi ha vinto? Noi! Sicuramente lui se lo ricorda bene. Già allora era scarso...(ride, ndr)
Come si fa a saltare Malomo?
S.: Gli do una spallata e lo butto giù, tanto è piccolo.
E come si ferma Scardina?
M.: Ma Scardina si ferma già di suo (ride, ndr). Scherzo naturalmente, uno come lui va anticipato. È forte fisicamente, quindi non è che va via in velocità.
Chi è andato meglio alla Maturità?
S.: Lui. Io ho preso 60, Alessandro invece è arrivato a 65, più da fighetto...Io però sono un anno avanti! Limportante comunque era finire il liceo, anche perché, andando via da Roma, la scuola sarebbe diventata un problema.
M.: Io! Ho preso 65 e lui 60. Ma io ho studiato, cavolo. Ho fatto un bellesame, mi sono portato i libri pure in Nazionale. Va bene così, limportante era finire.
Dovesse segnare laltro, gli faresti i complimenti?
S.: Certo che gli farei i complimenti, sarei contento per lui. Ma non penso proprio che segnerà...
M.: Io spero che a fine partita ci scambieremo la maglia. Filippo è un amico vero, abbiamo fatto gli esami di Maturità insieme e saremmo anche andati in vacanza se io non fossi stato impegnato con gli Europei Under 19.
Cè qualcosa che ti manca di Roma?
S.: Sapevo che prima o poi si sarebbe presentata la possibilità di andare a giocare lontano da Roma, quindi non è stata una partenza inaspettata. Per ora, devo dire che va tutto bene, ho trovato tanti amici qui. Abito ancora in albergo insieme ad altri ragazzi, però il posto è bellissimo perché stiamo proprio sul lago, a Cernobio. Molto chic, fra laltro. Certo a Roma ho lasciato tanti amici. Con Alessandro ci vedevamo spesso, andavamo a ballare io, lui e Frascatore...Adesso Paolo dovrà trovarsi unaltra comitiva. A ballare però sono molto più bravo io!
M.: Sicuramente mi manca la famiglia. Sonotornato a casa tre giorni la settimana scorsa, ma non ho rivisto i miei perché erano in vacanza. Per me che a casa ero abituato a vederli sempre, la mancanza si sente. E poi gli amici, anche se qui ho già fatto amicizia con qualcuno. Il mare di Fregene? Beh, qui cè il lago, va
bene lo stesso.
Come finisce stasera?
S.: Non te lo posso dire...
M.: Vinciamo noi, naturalmente. 2-0.
Manda un messaggio allaltro.
S.: Un messaggio? Ma no, ci siamo sentiti in questi giorni. Gli auguro di fare bene a Verona.
M.: Filippo, devi sperare che non giochi...scherzo, eh