Roma, palla al centro

18/07/2010 alle 11:23.

IL MESSAGGERO (A.ANGELONI) - Lì in mezzo, va bene così. Tranne clamorosi sconvolgimenti, il centrocampo della Roma è completo. Claudio Ranieri può lavorare su moduli vecchi e nuovi. Tra l’altro abbiamo scoperto pochi giorni fa che c’è anche un vice Pizarro ed è Fabio Simplicio, brasiliano a costo zero. E’ vero, può fare coppia con De Rossi, ma rispetto al Pek ha altre caratteristiche. Reparto


Reparto completo, dicevamo, pure con qualche esubero. ,
Perrotta, Brighi, più Taddei e Menez, che può essere considerato centrocampista offensivo (trequartista) nel caso in cui il tecnico decidesse di scherare il rombo là in mezzo. In più mettiamo anche J. Baptista, in attesa che si sblocchino le situazioni di mercato che lo riguardano, più Guberti che al momento è l’ala di scorta.

La Bestia, a differenza di Menez, può fare anche la punta. In tutto questo, dobbiamo considerare anche Rosi, buono come alto di destra (era il suo vecchio ruolo prima della trasformazione in terzino).

Sono almeno tre i moduli da studiare a da provare, così anche nella scorsa stagione. Ranieri ha in mente il vecchio, caro 4-4-2 ma al momento manca l’esterno sinistro di metà campo (c’è Guberti, che va testato in questa fase di preparazione). Per ora e lo scorso anno in campo in quel ruolo abbiamo visto Perrotta, raramente Vucinic, qualche volta Brighi e in certe occasioni Taddei. Se non dovesse arrivare l’esterno alto (se la Roma prende Behrami a sinistra verrebbe dirottato Taddei), il 4-4-2 sarebbe uno schema un po’ arrangiato, un po’ come lo scorso campionato. Il sistema di gioco affidabile, quello fatto su misura per questo gruppo, è il . Che prevede due centrali, Pizarro e , con le rispettive alternative, Perrotta, Simplicio (più Brighi), e un trequartista di manovra, più centrocampista che non attaccante, quindi più Perrotta (o Simplicio) che non Menez o J. Baptista, buoni invece per il 4-3-1-2, schema che prevede un fantasista e non un incursore. A destra, nel , il titolare è di nuovo Taddei, le cui alternative sono al momento Perrotta o Menez, quest’ultimo impiegato a volte nella passata stagione proprio come laterale. E come detto, Rosi e/o l’esterno che verrà, se verrà. 

L’altro modulo è il classico 4-4-2 con centrocampo a rombo, quindi 4-3-1-2. Pure in questo caso la mediana è solida e le alternative di livello. I fissi, diciamo così, Pizarro vertice basso, intermedio sinistro e Perrotta . Tre, dunque. Qui Ranieri può contare su Taddei come alternativa sul centro destra, con Simplicio, appunto, buono come vice Pizarro e come vice degli altri due compagni di reparto. Perrotta, come Simplicio, può fare il doppio ruolo di intermedio e quello di trequartista, nel caso in cui Ranieri volesse utilizzare come uomo dietro le punte un calciatore più difensivo che non offensivo. Può capitare, è capitato. La variante in corsa è il : fuori il trequartista dentro un’altra punta, provati in questi giorni Adriano a destra, in mezzo e Vucinic a sinistra. Tanta roba, ma chi difende?

In caso di , la punta di riferimento è , con il rombo Francesco può stare al fianco di Adriano, con Vucinic alternativa o viceversa. Il tridente, inoltre, lo potremo vedere soprattutto se sarà a mettersi alle spalle dei due attaccanti. Saranno quasi sempre due le punte: nel (Vucinic attaccante esterno più un centravanti), a maggior ragione nel 4-4-2, in cui due sono le punte e non tre, a meno che non si ripeschi dal cilindro l’idea del Vucinic alla Delvecchio.