Roma inquieta. Manca serenità e servono soldi

14/07/2010 alle 11:02.

GASPORT (A. CATAPANO) - L’incertezza del futuro — che Roma sarà e che ne sarà di noi? — fa mancare la terra sotto i piedi a qualcuno e riporta in superficie divisioni, fragilità, insicurezze, lotte di potere. Dicono che Rosella Sensi — in questa sua nuova veste di presidente a tempo e manager in pectore — non abbia gradito l’aria che ha respirato a Trigoria, il riemergere di questioni personali, tutta questa paura del futuro. Lei non frequentava il centro sp



Aspettando la svolta Ma c’è il solito problema di liquidità. Lunedì la Sensi ha parlato anche ai dirigenti. «L’autofinanziamento resta — ha detto —. Non possiamo chiedere niente a nessuno». In effetti, mentre la competitività della squadra è garantita, il mercato per completarla è fermo. Oggi Pradè sarà a Milano. L’agente di Burdisso scalpita («Se entro il 28 non arriva un’offerta Nicolas parte con l’Inter»), ma la Roma sta aspettando la rata di Sky e sponsor (circa dieci milioni) per poter pagare gli stipendi di maggio. Gli acquisti si faranno con i soldi delle cessioni minori, ancora lontane. A meno che la Sensi — quando avrà perfezionato l’accordo con UniCredit e ricevute le deleghe — non voglia coinvolgere la banca in qualche piccolo finanziamento che aiuti il processo di valorizzazione di squadra e società. Intanto domani, da vicepresidente, darà il suo contributo perché la Lega consenta a UniCredit di anticipare ai club i diritti tv dei prossimi due anni, quasi due miliardi. Risolverebbero un sacco di guai in attesa di nuovi padroni.