"Io e l'Imperatore"

14/07/2010 alle 10:21.

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Quando Francesco Totti stava per fare il suo esordio nel calcio dei grandi, Mirko Pigliacelli, portiere degli Allievi di Stramaccioni aggregato da Ranieri per il ritiro di Riscone di Brunico, non era nemmeno nato. Ne è passato di tempo. Tanti anni, uno scudetto, qualche coppetta messa in bacheca, tanti record, 440 presenze e 192 reti in A (6˚ in classifica, obiettivo Roberto Baggio, 4˚ tra i bomber italiani di sempre, 1˚ tra i giocatori ancora in attività); E Francesco si sarà anche un po’ stancato di ricominciare l’ennesima stagione. Il ritiro, le amichevoli, sempre con i soliti propostiti, sempre con le note ambizioni, sempre con sulle spalle il peso di una responsabilità che gli è stata data dal primo momento in cui lo abbiamo visto tutti in campo, sempre con il peso (per gli altri) di essere Totti.

A (quasi) trentaquattro anni, uno giustamente si chiede, ma avrà la stessa voglia di sempre? Sì, risponde senza alcun dubbio chi lo conosce bene. Basta poi vedere le immagini da Trigoria: sempre sorridente, già in buona condizione, molto preso da questa ennesima avventura, sempre così uguale e sempre così diversa. Francesco ha ritrovato l’entusiasmo dei giorni migliori. Già, perché il finale dell’ultima stagione non gli aveva lasciato proprio il sorriso addosso, anzi. Il fallaccio su Balotelli, la sconfitta amara in Coppa Italia, la lunga che dovrà subire proprio nella stessa competizione e le polemiche che ne sono seguite con gli attacchi vari da tutte le parti, gli hanno fatto venire in testa alcuni brutti pensieri. Poi, le vacanze in famiglia, il sole di Miami, la Sardegna, Parigi e infine il relax a Sabaudia, gli hanno rigirato l’umore. Si è presentato a Trigoria domenica sera intorno alle 23.30. Altra situazione di emergenza. Siamo alle solite, avrà pensato.

«Ho seguito la vicenda in vacanza, quindi non so molto. Però al mio ritorno ho visto la Sensi serena e questo ha tranquillizzato anche me. E’ importante sentire la sua presenza in questo momento», le parole di a Roma channel. - che ieri è stato alla presentazione delle nuove maglie («mi piacciono, il girocollo ci porta bene, e poi per me è comunque bello indossare questi colori...») sa che quella che sta per cominciare sarà una stagione particolare per lui. Non gli verrà chiesto di forzare la mano, si sottoporrà a un programma di allenamento (non tanto in fase di preparazione) diverso, senza carichi eccessivi. Tempo di allenarsi ce ne sarà poco per tutti, visti gli impegni in campionato e . , come sempre, vuole giocare, ma Ranieri sa che non sarà possibile. Quindi si va verso una gestione intelligente del capitano, che sarà sempre il perno della squadra, ma non gli verranno chiesti sforzi supplementari. L’ultima stagione è stata vissuta all’insegna degli infortuni, uno dietro l’altro. Troppi e maledetti. E il vero si è visto solo quando gli è stato lasciato il tempo per recuperare. E il trentaquattro anni, si recupera più faticosamente rispetto a un ventenne. Sarà sempre lui il centravanti della Roma. Adriano gli girerà intorno o sarà il suo sostituto nel caso in cui Ranieri deciderà di tenere a riposo Francesco.

Ieri il tecnico li ha subito schierati insieme in partitella. Sul feeling tra i due punta molto il tecnico: e Toni andavano poco e Adriano ha altre caratteristiche rispetto al nuovo bomber del . Quindi sarà più facile. E come dice , se già c’è sintonia...