Sensi, tentativo disperato

25/06/2010 alle 11:09.

LEGGO (F. BALZANI) - La Sensi non s’arrende. Le speranze di evitare il passaggio immediato della Roma nelle mani di Unicredit sono ormai ridotte al lumicino, ma il presidente giallorosso proverà il tutto per tutto. La data giusta per tentare l’ultima carta non sarà quella del 5 luglio (giorno in cui dovrà essere presentato l’accordo firmato fra le due società), ma il 30 giugno. Quando i legali di Unicredit e Italpetroli si incontreranno in maniera ufficiosa a Roma. Probabilmente nella sede di Italpetroli. Gli avvocati Conte e Gambino, dietro precisa richiesta della Sensi, cercheranno di convincere l’istituto di credito a prendersi tutto tranne l’asset più amato da Rosella Sensi: l’As Roma. Che resterebbe in mano



Nel frattempo sembra essere risolta la bega legata agli stipendi arretrati dei calciatori. Entro le 19 di oggi la Roma dovrà presentare alla Lega la documentazione che attesti l’avvenuto pagamento delle mensilità di marzo ed aprile. I soldi arriveranno in giornata da una rata in sospeso di Sky. Tanto basta per coprire le due mensilità ed evitare di partire con uno o più punti di penalizzazione.



Mancano invece i soldi utili al calciomercato. Per accontentare Ranieri e riscattare Burdisso, la Roma sta provando in tutti i modi di piazzare Baptista. Il Totthenam ha offerto 6,5 milioni, ma una possibile buona prestazione della Bestia al Mondiale potrebbe far alzare l’offerta. Pradè invece sta sudando in queste ore le fatidiche sette camicie per convincere l’Udinese a pagare poco più di 3 milioni per Motta evitando così le buste che porterebbero meno soldi alle casse giallorosse.

Infine c’è il dilemma Mexes. Le vie sono due: rinnovare il contratto in scadenza del francese (anche in questo caso manca liquidità immediata) o cederlo per una cifra vicino ai 10 milioni. Pochi rispetto alla valutazione che a Trigoria fanno del 27enne difensore francese.