IL ROMANISTA (C.ZUCCHELLI) - La difesa arriva nel tardo pomerggio, quando ormai il danno è fatto. E non è neanche troppo convincente. Claudio Marchisio non si presenta davanti a microfoni e taccuini, ma affida al suo procuratore alcune scarne frasi per chiudere - o almeno così pensa lui - il caso: «Nessuna parola offensiva, semplicemente ero fuori tempo con la banda e il mio labiale può essere sembrato non in sintonia con linno».
Tutto comincia ieri mattina. Su Internet circola un video, con Facebook a fare da gran cassa di risonanza, in cui ci sono le immagini dellinno cantato dai giocatori azzurri sabato sera a Ginevra, nellultima amichevole giocata contro la Svizzera. Si vede Marchisio che canta: «Che schiava di Roma...Ladrona... Iddio la creò». No, non è possibile. Non può averlo detto. Lo zoom della regia, allora, stringe sulla bocca del centrocampista proprio nel momento della frase incriminata e il labiale sembra non consentire altre interpretazioni. Non solo: ad avvalorare questa tesi cè la reazione dei compagni di squadra vicini a lui. Cannavaro e Iaquinta si girano e lo guardano stupiti. Lattaccante accenna addirittura un sorriso. Persino Gilardino, accanto a Cannavaro, se ne accorge e si volta. Passano le ore, sul web cresce lindignazione. Non solo a Roma, ma in tutta Italia. I telefoni diventano incandescenti, quello che doveva essere un giorno di riposo per lo staff della Nazionale diventa, invece, un giorno di super lavoro. «I giocatori devono pensare solo al Mondiale», dicono fonti azzurre.