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IL ROMANISTA (D.GALLI) - Chissà se ieri, mentre laereo planava su Fiumicino, a Lippi saranno fischiate le orecchie. Chissà se mentre la spedizione azzurra faceva il suo ritorno più mesto tra lindifferenza generale (salvo qualche sporadico «ci avete umiliato, vergognatevi!»), qualcuno della Federcalcio avrà avuto lardire di fargli leggere il flash dellAnsa delle 12.49. "++ Mondiali: Maradona, a Italia mancati Totti e Del Piero ++".
E Cassano? Viene dopo. Probabilmente. «Sì, forse anche Cassano». Diego si accorge subito dellinevitabile stilettata allex collega azzurro. E infatti si affretta a precisare: «Ma non voglio fare critiche a Lippi. LItalia stava bene in difesa, anche se contro la Slovacchia pure questo reparto è andato male, nonostante i difensori italiani siano i migliori del mondo». Di sua sponte, cioè senza essere imbeccato sul tema dai giornalisti italiani, Maradona fa i complimenti al nostro Daniele De Rossi: «Andava bene anche il centrocampo con De Rossi. Il problema era là davanti». Il problema è stata lassenza di un trequartista, di una mente pensante, dellinvenzione, del santo subito che ti inventa il cucchiaio o lo smarcante per i vari Gilardino, Iaquinta, Di Natale o Pepe. Il problema è che in Uganda - è ugandese il giornalista che dopo leliminazione chiede a Lippi di Totti - mica lhanno capito perché non cera il nostro capitano. A quanto pare, nemmeno in Argentina.