IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Stadio Olimpico, 22 maggio, ore 10: 30. Nel giorno della donazione del sangue, dove il grande cuore dei romanisti è venuto ancora una volta fuori
del sangue, dove il grande cuore dei romanisti è venuto ancora una volta fuori, Francesco Totti si riscalda a centrocampo per disputare lamichevole contro la Primavera. A pochi metri di distanza, un piccolo clone. Biondo, con gli occhi chiari e la maglia numero 10 sulle spalle. Si chiama Cristian e a novembre festeggerà il quinto compleanno. Ha un pallone tra i piedi e corre felice verso la porta. Dove cè Francesco Perrotta, di qualche anno più grande. Cristian vuole tirare, poi ci ripensa. Si ferma per guardare un attimo il papà. E tira.
Prende il pallone con la punta. Colpendolo da sotto. Cucchiaio. Il portiere è scavalcato. Gol. La Sud, coi suoi 700 tifosi, ha visto tutto. E applaude. Lamore per il piccolo Totti sbocciato. Il cucchiaio di Cristian è stato il divertente fuori programma di una splendida e importante giornata. Sotto un sole estivo, i tifosi sono arrivati allo stadio verso le 9 per andare nelle tende della Croce rossa a donare il sangue. Soddisfatto il professor Tartaglione, che ha curato laspetto medico-organizzativo, visto che a mezzogiorno 585 persone avevano fatto «sto regalo a chi ne ha bisogno». Verso le 11, per tutti i donatori, una gradita sorpresa: a far loro visita il presidente Rosella Sensi, accompagnata dalla mamma Maria. Per lei tanti sorrisi, parecchi autografi, abbracci - soprattutto da parte dei bambini - e una raccomandazione: «Non venda De Rossi». Lei ha risposto: «Certo che no» e ha proseguito il giro.
In campo, intanto, andava in atto la sfida tra la prima squadra e la Primavera. Sei a zero il risultato finale per i grandi, con un Mexes in grande spolvero: schierato nel secondo tempo centravanti con Toni a sostituirlo in difesa, ha realizzato un gran gol sotto la Sud, grazie a una potente botta di destro. Applausi per lui e "corna", invece, per larbitro Superchi, preparatore dei portieri delle giovanili, da parte di Totti: «Me devi da il rigore», ha scherzato il Capitano, tra le risate generali. Le stesse che, in panchina, si faceva Claudio Ranieri. Anche lui
soddisfatto per come è andata la raccolta: «Sono contento di aver partecipato, credo siano manifestazioni importanti perché ce nè bisogno. Io sono stato donatore e ti si apre il cuore quando dai qualcosa
di tuo. Sono stato felice di aderire a questiniziativa e vi dò appuntamento al prossimo anno».
Sugli spalti anche le sorelle di Rosella Sensi e Angela Fioravanti, moglie di Luciano, alla cui memoria viene intitolata, ormai da cinque anni, la giornata. Presente anche il presidente della Regione, Renata Polverini, che si è complimentata con la Roma per la grande stagione.
Dagli spalti sono piovuti i fischi. Oltre a qualche coro di contestazione (da parte di pochi) contro la società. Sono stati gli unici momenti negativi di una giornata, comunque, da ricordare.