Adriano chiede 4milioni netti all’anno, la Roma ne propone 3 (2,5 fissi, più «facili» premi a rendimento). Nessun problema sulla durata dell’accordo: un triennale con opzione per la quarta stagione a discrezione della società. La data 2014 non è casuale. È l’anno del Mondiale organizzato dal Brasile e, anche se è molto presto, il ritorno in Europa può significare per Adriano — che all’epoca avrà 32 anni — giocarsi una carta importante anche per quel sogno. «Adriano ha sbagliato da andar via dall’Italia— ha detto Mario Zagallo, braccio destro di Carlos Alberto Parreira sulla panchina brasiliana nel 2002 —. Ha lottato tutta la vita per diventare un campione e giocare in Europa per guadagnare tanti soldi. Sarebbe stato meglio tornare in Brasile solo a fine carriera. Io stravedo per lui e Dunga ha sbagliato a non portarlo in Sudafrica. Io lo avrei portato, perché in nazionale non avrebbe avuto i problemi che ha avuto nel Flamengo. Oggi, nella Seleçao, non c’è un giocatore con la stessa forza di Adriano».

Un brasiliano si avvicina, uno potrebbe andarsene. Alessandro Lucci, manager della Bestia, convocato da Dunga per il Mondiale, si recherà in Inghilterra la settimana prossima per incontrare i dirigenti del Tottenham Hotspurs. La squadra del nord di Londra, qualificata per i preliminari della prossima Champions League, potrebbe essere la destinazione di Baptista, che con Ranieri ha trovato poco spazio. Liberarsi del suo ingaggio (4,5 milioni lordi all’anno, fino al 2012) sarebbe un buon colpo per le casse della società giallorossa. Sta per scadere il tempo per trovare l’accordo con Rodrigo Taddei. Se non ariverà il quadriennale, la prossima settimana il brasiliano firmerà con la Juventus. I gruppi della Curva Sud si ritroveranno oggi pomeriggio a Trigoria per ringraziare la squadra per la splendida stagione. La Sud dirà anche, ancora una volta, «no» alla Tessera del tifoso.