Mezza stagione per volersi bene. Luca Toni resterà uno di noi

20/05/2010 alle 12:52.

IL ROMANISTA (P. BRUNI) - SEI MESI e poi si vedrà. L’avventura romana di Luca Toni, almeno ufficialmente, volge al termine. Il 30 giugno prossimo, scadrà il prestito dal Bayern Monaco, proprietario del cartellino

del giocatore e ci sarà l’incontro con la Roma per discuterne il futuro. Gli indizi conducono ad un affettuoso “arrivederci e grazie”. La stagione dell’attaccante, comunque, può considerarsi positiva. Il suo esordio con la maglia giallorossa coincide anche con la presentazione alla stampa. Allo stadio Flaminio, subito dopo Capodanno, si gioca Roma-Cisco. Davanti a 12.000 spettatori, l’ex bavarese, si distingue per impegno e caparbietà ma manca l’appuntamento con la porta.

Pochi giorni dopo, il 6 gennaio, alla ripresa del campionato esordisce anche in Serie A, giocando gli ultimi dieci minuti di Cagliari- Roma. La prestazione non infiamma gli spettatori e, anche complice la rimonta sarda  negli ultimi minuti di gara, le critiche lo prendono un po’ di mira. Toni, però, fa spallucce. I tifosi della Roma, pur non conoscendolo, lo acclamano come un eroe. L’uomo a cui affidare gelosamentele chiavi dell’attacco della formazione di Ranieri, priva, in quel momento, dell’infortunato .



Il 9 gennaio è il giorno della svolta. Il centravanti di Pavullo fa il suo esordio casalingo, dal primo minuto, nella partita di campionato vinta per 1-0 contro il Chievo, dando un contributo determinante per la conquista dei 3

punti. E’ da lì che cambiano gli equilibri del destino. Una settimana dopo, finalmente, mette a segno le prime marcature con la maglia della Magica. All’Olimpico va in scena il match con il , in quel momento diretto avversario per la conquista di un posto in . Toni, allo scadere del primo tempo segna

il gol del momentaneo 2 a 0, sulle ali dell’entusiasmo, venti minuti più tardi, realizza la doppietta. La sua corsa sotto la è un misto di gioia, sfinimento e rabbia. Il gesto dell’orecchio, la consueta mano che gli ruota intorno, mandano in visibilio i trentamila spettatori.

La felicità, però, come arriva scappa. Il 23 gennaio, durante la partita contro la , dopo 4 minuti, subisce una lesione al polpaccio della gamba sinistra, infortunio che gli costerà circa un mese e mezzo di stop. Il lungagnone modenese torna in campo contro il Milan e riprende la via della rete nella sfida col Livorno. Poi, ancora a segno con l’Udinese fino ad arrivare alla perla dell’anno: il gol vittoria contro l’Inter nello scontro scudetto