IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Dopo il calcione, la carezza. Sarà poco, può non bastare, ma Francesco Totti è pure questo. Il gesto, sicuramente più umano e più nobile, al momento di ritirare, mercoledì notte allOlimpico, la medaglia dargento. Il capitano della Roma, presentandosi alla premiazione, sfila davanti a Balotelli, seduto in attesa di alzare la coppa, e gli passa lievemente la mano sulla testa.
Perché da Milano è Mino Raiola, agente di Supermario, a scagliarsi adesso contro Totti: «E un razzista»..E rivela la presunta offesa del romanista al suo assistito: «Negro di m...». Lo dice Raiola, non Balotelli.
Immediata la nuova replica di Francesco, ambasciatore Unicef dal marzo 2003. Totti, per iscritto sul suo sito, nega linsulto. Con tanta rabbia: «Mai sono stato razzista, mai sarò razzista. Mai ho pronunciato frasi o insulti di stampo razzista. Lo dico ora e con fermezza: mai. Inoltre, con la stessa forza voglio dire che cè del comportamento affine al razzismo anche quando sinsulta qualcuno solo per il suo luogo di nascita. Non voglio invece rispondere direttamente al gioviale e simpatico procuratore del giocatore interista: essendo lui principalmente un esperto di gastronomia lascerò che lo facciano i miei amici pitoni (amici di Totti proprietari di un ristorante sulla Laurentina n.d.r.) che si occupano di ristorazione così magari si sentirà più a suo agio. In questi due giorni ho riflettuto attentamente su tutta la vicenda. Ho deciso di esprimere completamente le mie valutazioni, i miei pensieri ed il mio stato danimo solamente alla fine della stagione».
I legali di Francesco stanno, però, raccogliendo il materiale utile per querelare proprio Raiola, al termine del campionato. Intanto, però, non è da escludere che la Figc, nelle prossime ore possa, aprire unaltra inchiesta: larticolo 11 comma 2 prevede, per insulti razzisti, un minimo di 5 giornate (o a tempo) di squalifica. Totti, insomma, si isola, cercando di pensare alla partita di domani contro il Cagliari. E giu di corda, anche se ieri mattina in allenamento, ha ripreso a scherzare, per non pensare esclusivamente alla reazione sbagliata nella finale di Coppa Italia. Fa fatica, però. Perché il dibattito non finisce e gli interventi si accavallano, sincrociano e in assoluto lievitano.
Addirittura il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha commentato il gesto del capitano giallorosso. Che quasi non ci voleva credere. Grande il suo stupore quando ha saputo che si era mosso anche il Capo dello Stato. Totti, comunque, cerca di non avere troppi contatti con lesterno: giusto quelli con i genitori e il fratello, con pochi amici . Sta in famiglia, preferibilmente a casa sua, allEur-Torrino, con Ilary, in questo periodo non impegnata in tv, e con i piccoli Cristian e Chanel. Si distrae con i suoi bambini: li porta a scuola prima di andare a Trigoria, poi li va riprendere.
Tra le telefonate, quella di Marcello Lippi che si è fatto vivo per interposta persona, cioè chiamando a Trigoria chi sta accanto quotidianamente a Francesco. Per chiarire che lesclusione dalla lista aperta dei 30 convocabili per il mondiale in Sudafrica, da presentare martedì prossimo alla Fifa, «non è figlia dellepisodio nella finale Inter-Roma». Lippi ha semmai «apprezzato la disponibilità del giocatore di tornare, se ci fosse stata la necessità, a giocare con la maglia azzurra».