IL ROMANISTA (G. LOSI) - Ho visto la partita, ho visto Francesco, e quella rincorsa, quel calcio. Poi ho letto e ho sentito quello che si è scatenato dopo, e devo dire che mi è piaciuto poco, molto poco. Tutto mi è piaciuto poco. Si è creato un caso di Stato, una montatura spaventosa.
Francesco ha sbagliato, non doveva farlo. Ma mi domando se fosse capitato a un altro, se sarebbe poi seguito lo stesso tutto questo can can... Devo dire che si sa che in
certe partite si può essere provocati ad arte, e a me è capitato tantissime volte. Prima di certe gare importanti, ad esempio, mi arrivavano lettere anonime tipo "tu stai in ritiro e tua moglie se la spassa...". Ma tu non devi caderci. Certo, le prime volte ci rimanevo male, poi ho cominciato a riderci su. E anche in campo ti punzecchiavano tante volte: Sivori, per esempio, era uno che t’invitava sempre a fare il fallo. Ma io non ero un tipo che rispondeva, e quindi mi scivolavano addosso.
Quindi, detto che ha sbagliato, poi è stato esasperato tutto. Tutto viene portato a mille, specie se il protagonista è Francesco. E tuttavia credo che dobbiamo aspettarci sempre cose di questo genere. Perché c’è chi sa che una cosa come questa danneggia quanto di buono fa il giocatore, sia in campo che fuori. E’ un peccato, perché Francesco ha un’immagine bellissima e pulitissima. E noi lo sappiamo.
