GASPORT - Una decina di minuti in testa alla classifica. Tanto per ricordare a Mourinho che la Roma ha sempre il piede sullacceleratore. Poi, alla fine, la squadra di Ranieri si «accontenta» di restare nella scia dei nerazzurri andando a festeggiare insieme a dodicimila tifosi la vittoria in casa del Bari.
Serie positiva Ventiduesimo risultato utile consecutivo. In unipotetica tabella di marcia questo non era il turno giusto per effettuare il sorpasso. Il calendario offrirà, presto, diritture più invitanti. Intanto la Roma incassa alcune buone notizie: 1) capitan Totti sta in campo per più di unora regalando alcune giocate importanti; 2) Pizarro e De Rossi hanno potenza e senso tattico per consentire a Ranieri di schierare contemporaneamente il tridente Totti-Toni e Vucinic; 3) la squadra conferma di avere la freschezza atletica necessaria per superare di slancio anche larrivo dei primi caldi. Tre indizi che fanno una prova: la Roma ha tutte le carte in regola per vincere lo scudetto. La chiave Totti torna al passato. Non più prima punta ma trequartista.
Il capitano giallorosso ha, naturalmente, unautonomia limitata ma non si nasconde mai. Deliziosa una verticalizzazione per Toni, importanti alcune aperture per le avanzate di Riise e Cassetti. Non solo. Totti dà il via allazione che decide la partita (19). È lui che, nonostante un fallo, trova Toni al limite dellarea. Luca consegna un assist al bacio a Vucinic che entra in area e batte Gillet. Decimo bersaglio per lattaccante giallorosso. Reti pesanti. Gigante Pizarro. La Roma, in questo momento, ha entusiasmo e fiducia. E lo dimostra. La squadra di Ranieri gioca senza fretta, non butta via niente, guadagna campo affidandosi a un piacevole possesso-palla. Forse potrebbe, o dovrebbe, essere più cattiva negli ultimi venti metri.
Probabilmente lo diventerà quando Totti avrà nelle gambe più benzina. Il capitano, per il momento, è appena al 50%. I giallorossi si accontentano di difendere l1-0 anche perché Vucinic era reduce da alcuni giorni di febbre e Toni ha faticato a trovare spazio nella morsa MasielIo .In questa stagione il montenegrino è a quota 10 reti in serie A, che si aggiungono alle 3 in Europa League e alle due in Coppa Italia. Con la Roma Vucinic è a quota 49 gol totali lo-Bonucci. Nel primo tempo, gol a parte, le uniche conclusioni della Roma sono un colpo di testa a lato di Toni (16) e un destro che non inquadra la porta di De Rossi (18). Pochino. Ma sarebbe stato un errore concedere il contropiede a un avversario che ha la sua arma migliore nella velocità di Alvarez e Barreto. Ripresa grigia Roma cinica, Bari fragile. Ventura ha dovuto inventarsi il centrocampo alla luce delle contemporanee assenze di Almiron e Donati. E qualcosa è sicuramente mancato in fase di costruzione. I padroni di casa hanno provato, comunque, a sfondare sulle corsie esterne sfruttando la vivacità di Alvarez. Nel primo tempo il Bari ha costruito una sola occasione importante con Barreto (al 9) il cui tiro è stato rimpallato da Burdisso. Unoccasione anche nella ripresa (35), ancora con Barreto. Un rasoterra respinto con fatica da un incerto JulioSergio.
Piccoli graffi Il Bari però resta vivo fino al fischio finale confermando di essere un delle reltà più interessanti di questo campionato. Ventura e Perinetti hanno costruito risultati e giocaotori. Insomma missione compiuta. La squadra di Ranieri in questo momento, è un avversario di un altra categoria. La Roma non rischia più niente. E con grande abilità riesce ad addormentare la gara. Permettendosi, addirittura, di richiamare prima Vucinic e poi Totti. Il primo in diffida il secondo ormai bocheggiante. Vucinic e Totti saranno utilissimi per la prossima giornata di campionato quando i giallorossi proveranno nuovamente a mettere la freccia. In un rettiline che si preannuncia molto invitante. E il tridente è l'arma in più per sfidare l'Inter di Mourinho.