GASPORT (M. CECCHINI) - Per lui era pronto un calvario, ma laceto da bere si è trasformato in vino pregiato. Possibile sia solo fortuna? «Mai visto un vincente non fortunato. Mai. Uno sfigato non vince mai niente». Risposta esatta, mister Ranieri. Soprattutto quando evita sostantivi esagerati, non appena gli parlano ancora della sostituzione di Totti e De Rossi nel derby. «Non mi sento di aver fatto nulla di coraggioso. Il coraggio è unaltra cosa. Ho cercato di essere lucido. Certo, so che se avessimo perso mi avrebbero portato sul Golgota, però ho fatto ciò che pensavo in quel momento fosse la cosa più giusta».
Fame di Coppa Per questo adesso la sua fame non si placa. «Snobbare la Coppa Italia? Non conosco questa parola. Sono rimasto malissimo per luscita dallEuropa. La finale è a Roma, davanti al nostro pubblico. Mi sentirei male a pensare che ci va lInter e non noi». Per questo il turnover sarà minimo. Probabile che uno dei due diffidati Pizarro e De Rossi verrà risparmiato dallinizio, mentre è prevista staffetta tra Vucinic e Baptista. Una chance dallinizio, poi, dovrebbe toccare anche a Mexes. In generale comunque, per difendere il 2-0 dellandata, sarà Roma vera. «Anche perché lUdinese sta bene, ha ottimi giocatori e vuole andare in finale per entrare in Europa League». Per stopparli, comunque, sarà in ogni caso tridente, ma stavolta non «pesante», visto che Toni dovrebbe partire dalla panchina, «ma la formula non è bocciata, bisogna vedere se il derby li ha condizionati».
Inter & Lazio Logico che il pensiero al campionato non manchi. «Le partite di Champions League portano via moltissime energie nervose, però lInter è una grande potenza e da italiano farò il tifo per lei». Dinanzi a tanto aplomb, anche i tifosi laziali cedono le armi. Ranieri rivale? Sì, però che classe. «Mi rispettavano anche prima del derby, qualcuno mi fa anche i complimenti. Faccio lallenatore della Roma, però cerco di vedere le cose anche dallaltra parte, visto che non sono mai tutte di un colore. Bisogna sempre cercare di essere obiettivi. Ci sono molte persone che ci ascoltano e in questo Nils Liedholm, quando ero ragazzo, qualcosa me lo ha insegnato. Questo è quello che sento dentro e poi evidentemente è anche il mio carattere che mi porta a fare questo, per cui cerco di dire le cose che vedo con onestà e naturalezza». Questo è Ranieri, lanti-Pinocchio. Perciò se dice che vuole a tutti i costi la finale di Coppa Italia, lUdinese farà meglio a crederci.




