IL ROMANISTA - PER CAPIRE latmosfera che si respirava ieri sera allo stadio Olimpico, bastava guardare in faccia Rafa Nadal e Novak Djokovic. Due campioni affermati che si divertivano come bambini al luna park davanti ad uno stadio vestito a festa. Un Olimpico non esaurito, erano meno di sessantamila gli spettatori, ma bello come solo uno stadio tutto colorato di giallorosso può essere. Già unora prima del fischio dinizio la Sud è piena e canta come se allinizio
E un applauso continuo che aumenta, e non poco, la sua intensità quando a scendere in campo è Claudio Ranieri, che saluta la curva e ringrazia. Parte linno: Roma Roma Roma è uno spettacolo ogni volta più bello. Nadal e Djokovic sono scioccati da tanta bellezza, cantano e cominciano a fare fotografie e riprese coi telefonini. In mezzo alla Sud compare uno striscione Sara e Francesca nel cuore di Morena, le due ragazzine morte la settimana scorsa nellincidente avvenuto sullisola di Ventotene. Comincia la partita e cominciano i cori e i fischi contro Antonio Cassano, beccato ad ogni tocco di palla.
Ci sono circa trecento tifosi della Sampdoria nel settore ospiti, ma non si sentono mai fino al gol di Pazzini. I tifosi della Roma, invece, non si fermano mai. Anzi, nel momento della difficoltà soffiano alle spalle dei giocatori, come ripete spesso Claudio Ranieri. Questa volta però non basta, perché la Samp raddoppia con Pazzini e lOlimpico accusa il colpo a tradimento. Giusto il tempo di riorganizzare le idee e collegare la voce al cuore e si ricomincia a cantare. Ma è il canto della sconfitta e della rassegnazione: Noi non ti lasceremo mai e Che sarà sarà. E piangono tutti, compresi i giocatori giallorossi.