Ormai, anche la sconfitta è dolce

22/04/2010 alle 03:56.

IL ROMANISTA (G.PIACENTINI) - Se proprio doveva perdere una partita in questo finale di stagione, quella di ieri era l’unica che non avrebbe portato conseguenze gravi

Qualche neo però c’è nella giornata di ieri, perché la formazionegiallorossa ha lasciato un po’ troppo l’iniziativa all’Udinese, che ci ha creduto fino all’ultimo, soffrendo un po’ troppo soprattutto dopo essere passata in svantaggio. Niente di grave, per carità, ma se la testa fortunata di Julio Sergio non avesse respinto in angolo il pallone finito sul palo di Inler, o se la testa di Corradi fosse stata un po’ più precisa, probabilmente la partita avrebbe avuto un finale diverso. E per la Roma sarebbe stato gravissimo. A Udine, comunque, si perde sempre: era successo il 28 ottobre, e da quel giorno i giallorossi sono stati capaci di indovinare 24 risultati utili consecutivi in campionato, è successo di nuovo ieri. Poco male. Adesso “basterà” vincere le cinque partite che ci separano dalla fine di questa stagione che ci ha visti sull’orlo del fallimento, e che invece potrebbe riservare delle gioie non pronosticabili qualche mese fa. Basta vincere sempre, che ce vò?