IL ROMANISTA - Il derby di ritorno della Primavera capolista non poteva concludesi peggio, in campo e fuori. Già, perché oltre alla sconfitta per 2-1 a Formello, questa giornata di ordinaria follia fa registrare anche una rissa fra le due tifoserie fuori dai cancelli del centro sportivo. Lanci di sassi e bottiglie, lauto di un cronista danneggiata, ma - assicurano i Carabinieri - nessun ferito. Il parapiglia comincia a pochi secondi dal triplice fischio dellarbitro. Questione di pochi minuti, e tutto sembra tornare alla normalità, al punto che quando le forze dellordine arrivano sul posto lo spiazzo davanti ai cancelli è pressoché deserto. E dire che in campo la partita non va mai oltre i limiti dellagonismo. La Roma
La Roma guadagna metri e alla mezzora passa in vantaggio: Pettinari sguscia in area fra tre avversari e scarica indietro per Mladen, cross del romeno e colpo di testa vincente di Sciarra. Il gol sembra ridestare i giallorossi che però al 39 perdono per infortunio Mladen, toccato duro alla caviglia destra. La ripresa comincia, e limpressione è che la Roma sia rimasta negli spogliatoi. Al 3 De Prosperis rischia grosso con una trattenuta su Barreto lanciato a rete, ma larbitro non si avvede dellirregolarità. Non passano cinque minuti, che la Lazio trova il pari. Contatto spalla contro spalla Citro-Ceccarelli in area, per larbitro è calcio di rigore. Dal dischetto, Ceccarelli spiazza Pena. I padroni di casa insistono e al 14 completano la rimonta sfruttando uno schema su calcio dangolo, con Zampa che riceve dal limite e piazza un rasoterra sul primo palo. De Rossi si gioca la carta Scardina, ma loccasione più ghiotta capita a Citro, che al 25 vede uscire di poco un destro al volo sulla corta ribattuta di Iannarilli. La Roma continua a proporsi, ma senza lucidità. E alla fine cè spazio solo per lamarezza.