Gol, vittorie, punti: il magico ritorno firmato da Ranieri

06/04/2010 alle 10:26.

IL MESSAGGERO - Il salto in alto della Roma non è improvviso, come conferma la striscia dei ventidue risultati utili, iniziata il 1° novembre. Ma la spinta più evidente è nel nuovo anno, nei primi tre mesi del 2010, con 37 punti in 15 partite, 10 più dell’Inter capolista (addirittura 12 nel girone di ritorno), da due giornate di campionato vicinissima, solo un punto di vantaggio. Claudio Ranieri ha una motivazione semplice per il recupero della squadra giallorossa: «Da fine ottobre, ha acquistato sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi. Così ha ricominciato a vincere».

L’evoluzione della Roma avviene in più fasi e gradualmente. La risalita comincia da lontano. Dopo la falsa partenza, 0 punti nelle prime 2 gare e dimissioni di Luciano Spalletti, Ranieri si presenta a Trigoria il 1° settembre e ricarica subito il gruppo. Debutto a Siena domenica 13 e primo successo del nuovo allenatore (e della squadra) in questo campionato. Nella seconda partita il bis e comunque, nei primi 5 match di questa gestione tecnica, 3 vittorie e 2 pareggi esterni.

Sistemata la situazione in classifica, ecco la frenata dopo un mese di rendimento soddisfacente: a metà ottobre, sconfitta con il Milan a San Siro e prima di un trittico che comprende la figuraccia con il Livorno all’Olimpico e la sbandata di Udine, mercoledì 28 ottobre. Quella sera, allo stadio Friuli, i giocatori e i dirigenti giallorossi decisero di tornare a Roma e di restare in ritiro sino alla domenica. La notte successiva, in pieno clima di contestazione, bombe carta nel centro sportivo di Trigoria. All’Olimpico, però, i giallorossi, in svantaggio contro il , ribaltano il risultato e tornano al successo. Vucinic segna la prima delle sue 10 reti in questo torneo e i tifosi lo fischiano. Ma quel pomeriggio, prende il via la rincorsa della Roma che è 14 punti sotto l’Inter. E’ il 1° novembre e Ranieri infila la sua collana di risultati utili di fila.

A Bari, alla vigilia di Pasqua e a cinque mesi dalla vittoria sul , conquista il ventiduesimo, uguagliando la striscia di Nils Liedholm di 29 anni fa. Sono 16 i successi e 6 i pareggi. «Il segreto dell’allenatore giallorosso sta nell’equilibrio che riesce a garantire alle sue squadre: la Roma è compatta e organizzata, se è stata capace di scalare la classifica sino al secondo posto, puntando sulla continuità di risultati, vuol dire che può giocarsi le sue chances per lo scudetto», chiarisce Carlo , primo con il Chelsea nella Premier League e allenatore che conosce bene le rivali dei giallorossi, l’Inter per averla affrontata in e il Milan da lui guidato sino al maggio scorso.

Ranieri accelera, come dicevamo, nel 2010. Vincendo 7 partite di fila, l’ultima del girone d’andata e le prime sei di quello di ritorno, chiuso al quinto posto e a 13 punti dall’Inter. I campioni d’Italia rallentano, distratti dalla . Quindici giorni di flessione pure per i giallorossi, ipotecata la finale di Coppa Italia nella gara d’andata con l’Udinese (2-0) e perduta l’Europa League ai sedicesimi per la doppia sconfitta con il Panathinaikos (solo il club greco, dal 28 ottobre, è capace di superare la squadra di Ranieri): tre pareggi di fila, fuori casa con il , all’Olimpico con il Milan, e a Livorno, nonostante il rientro di Toni dopo uno stop di 50 giorni. La Roma, però, riparte subito. E, sicura del podio da , va all’attacco. Sempre con tre punte in campo, ecco i quattro successi di fila contro l’Udinese, il , l’Inter e il Bari, affrontato sabato con il tridente pesante e con finalmente dall’inizio.

Nel girone di ritorno nessuno fa meglio dei giallorossi, 33 punti contro i 23 del Milan e i 21 dell’Inter. E a sei giornate dal traguardo, i campioni d’Italia devono difendere quel misero punto di vantaggio. Perché, in caso di parità, il titolo va alla Roma. Perché nel braccio di ferro degli scontri diretti, Ranieri ha la meglio su Mourinho.