
CORSPORT (G. D'UBALDO) - Vucinic bum, Vucinic bum bum. Mirko ha fatto tredici. Con il rigore ha allontanato la paura, con la punizione ha riporta to la Roma in testa alla classifica. Straordinario Mirko a cambiare la storia di un grandissimo derby in dieci magici minuti. Tredici gol in campionato, diciotto in totale in questa stagione, con tre in Europa League e due in Coppa Italia. Ha superato il suo limite personale. E lattaccante più in forma della Roma, quello al quale Ranieri non rinuncia mai. In sette derby gio cati ha realizzato tre gol, ma alla Lazio rifilò anche una tripletta, quando giocava nel Lecce.
E il miglior marcatore stagionale della Roma. Quelli di ieri sono stati due gol pesanti. Ranieri se lo tiene da conto. Lo vuole gestire, per tutelare il suo talento. Anche ieri lo ha sostituito, quando mancavano otto minuti alla fine del tempo regolamentare. Unovazione, lOlimpico giallorosso tutto in piedi per lui. Quando è uscito Ranieri gli ha dato la mano, anche i compagni seduti in panchina, a cominciare da Totti e De Rossi, i due romani che ieri hanno fatto flop, perchè il derby lo sentono troppo. Totti scherzando gli ha fatto cenno di andarsi a sedersi più in là...
Ha deciso il derby che può valere lo scudetto, ha regalato alla Roma una vittoria che fa sognare i tifosi, in festa ieri sera dopo aver avuto la paura di perdere. Ma la festa vera deve ancora consumarsi, se la Roma riuscirà a conservare quel prezioso punto di vantaggio sullInter. La festa ieri è stata offerta da Mirko Vucinic, un campione dal sangue freddo. Uno che parte lento, anche ieri è partito così e così, ma poi ha tirato fuori dal suo repertorio di campione numeri come quelli di ieri. Senza emozionarsi, senza farsi condizionare dalle tensione del derby. Vincere contro la Lazio con una sua doppietta è fantastico: « Conquistare il successo nella stracittadina per me, non solo per me, ma per tutti, penso che sia la cosa più bella che esista nel calcio. Poi la vittoria è arrivata con i miei gol e sono ancora più contento» .
La svolta cè stata nella ripresa, quando Ranieri ha avuto il coraggio, lintuito, la personalità di togliere Totti e De Rossi, il Capitano e Capitan Futuro, entrambi già ammoniti tra laltro. Ma dopo una manciata di secondi il rigore per la Lazio poteva mettere definitivamente in ginocchio la Roma. Invece... « La parata di Julio Sergio è stata determinante. Ha inciso moltissimo sul risultato. Se fossimo andati sul 2- 0 per loro non so cosa sarebbe successo » .
E stanco, distrutto dalla fatica, Mirko Vucinic. I suoi strappi, le sue accelerazioni hanno messo allangolo la Lazio, che se lè giocata per vincere. Bel primo tempo la squadra di Reja ha avuto vita facile, la Roma con il tridente non ha funzionato: « Non lo so, non so dire se è stato il cambiamento tattico a decidere la partita, la cosa più importante è che abbiamo vinto» .
Due gol importantissimi, una doppietta che può significare lo scudetto. Mancano quattro partite, 360 minuti per tagliare il traguardo: « Questi due gol pesano tanto. LInter aveva vinto venerdì, noi eravamo da due giorni sotto pressione. Non era facile perchè non siamo abituati a stare lassù. Penso però che in questo derby abbiamo dato una dimostrazione importante: quella di essere una grande squadra » . Parola di Mirko bum bum Vucinic, luomo che ha fatto tredici e con lui tutta la Roma.