GASPORT - «Guai ai vinti», diceva Brenno scalando il Campidoglio più o meno 25 secoli fa. Il problema è: può valere anche adesso? Il giorno dopo il derby di Roma la giustizia sportiva sinterroga (e oggi darà la sua risposta), prendendo in esame alcuni gesti avvenuti sul terreno di gioco a match terminato (col procuratore federale Palazzi a bordo campo). Quali? Lo sgambetto di Radu a Perrotta che correva, il doppio pollice verso di Totti dinanzi alla sua Curva e una pallonata lanciata da un laziale verso dei romanisti (si parla, senza certezze, di Zarate).
Multe & Co. Per Radu è stata chiesta la prova tv, mentre su Totti e la pallonata si deciderà in base al referto arbitrale. Impressioni? Il capitano della Romanon rischia più di una grossa multa, così come anche il romenoe laltro biancoceleste pare vadano incontro a una sentenza soft. Questo però non placa le polemiche, soprattutto relative al gesto di Totti. «Si tratta di un gesto grave e offensivo afferma il presidente Codacons, Rienzi e vista lalta tensione, potrebbe eventualmente configurare anche un reato». Petrucci, presidente del Coni, si tira fuori: «Non voglio fare la morale». Commenta Beretta, presidente di Lega: «Non credo che siano i gesti di Radu o Totti a far incendiare unauto con bimbi e mamma a bordo». Chiosa Campana, presidente dellAic: «I giocatori devono evitare gesti che incitino alla violenza, ma gesti come quello di Totti, che comunque si è scusato, non la scatenano».
Ledesma attacca Di tuttaltro parere è invece Cristian Ledesma: «Bisogna saper perdere, ma anche saper vincere. È una questione di stile: qualcuno ne è sprovvisto», ha detto il laziale a proposito di Totti. Ledesma ha censurato anche loperato di Tagliavento: «Totti andava espulso per la manata su Dias e larbitro da un certo momento ha indirizzato la partita». Poi però largentino ha precisato: «Non avevo alcuna intenzione di mettere in dubbio la buonafede di Tagliavento». In ogni caso nellambiente-Lazio è ancora alto il disappunto sia per il gesto finale di Totti sia per la direzione di Tagliavento. I capi dimputazione sono i mancati rossi a Totti e De Rossi e lapplauso di Perrotta (simile a quello costato lespulsione a Ledesma) ignorato. Incontro con Lippi Ma londa lunga del derby per Totti potrebbe essere unaltra. Davanti agli occhi di Lippi, sia lui che Toni non hanno brillato. A fine partita il capitano della Roma ha parlato per un paio di minuti col c.t. del suo stato di forma. Per il momento, nessuno abbassa i pollici sul suo rientro in azzurro ma nella Roma come in azzurro la convivenza fra giganti attempati, Toni e Totti, è di nuovo da mettere a punto. Come dire, effetti collaterali da derby.




