IL ROMANISTA (V. VALERI) - «Un trofeo è stato già conquistato, ora mettiamoci due ciliegine». Zibì Boniek, da ex grande calciatore e conoscitore dellambiente, sa bene come evitare inutili pressioni sui giocatori, soprattutto in un momento come questo
Tornando alla corsa per il titolo, la parola rimonta porta Boniek a unannata dallepilogo amarissimo, quella del 1985/86, col sogno tricolore sgretolatosi proprio allOlimpico contro un Lecce già retrocesso che si impose per 3 a 2. Lex centravanti di Roma e Juve cera e si ricorda le sensazioni di quei mesi: «A quei tempi solo i campioni dItalia andavano in Europa racconta quindi la tensione per lobiettivo da raggiungere era altissima. Eravamo nervosi, agitati. Ora come ora se arrivi primo o terzo è uguale, lEuropa ce lhai in tasca. Totti e com agni giochino sereni, senza paura, perché la meta è vicina e comunque già hanno fatto tantissimo, più delle aspettative. Sono fiducioso perché vedo la Roma e mi rendo conto che ha ancora benzina da bruciare nel serbatoio per queste ultime quattro partite». A fatica cominciano a spegnersi le polemiche post stracittadina, con i laziali che proprio non mandano giù i pollici rivelatori del Capitano: «Ma che hanno da lamentarsi? La multa del giudice sportivo è inaccettabile sentenzia Boniek, che scherza - . Mi sa che chi ha deciso così è laziale. Non ho capito perché punire Francesco e non Radu, che ha compiuto un gesto (lo sgambetto a Perrotta, ndr) davvero sbagliato. Non lo condanno, la delusione ci può stare, ma poi devi pagare perché è una cosa scorretta. E mi meraviglio di Reja: guardasse in casa propria invece di reclamare dieci giornate per Totti». Infine, Zibì si mette il frack e consegna gli Oscar: «Ne do uno a Julio Sergio decide Boniek - , perché si è rivelato un portiere serio e preparato, decisivo n tante partite come contro la Lazio. E poi a Mirko Vucinic, autore di bei gol che stanno incidendo sul rendimento incredibile della Roma. Tutti, però, sono andati al massimo, dando il 100% delle proprie possibilità. Ribadisco i complimenti alla dirigenza giallorossa e auguro col cuore alla squadra di farcela fino in fondo, perché questo campionato è nato male ma si è rivelato sensazionale».