
GASPORT (B. TUCCI) - Da Testaccio a Monte Sacro, dalla Garbatella a Vigna Clara, gli argomenti che si dibattono al bar dello sport sono due: riguardano Toni e Zarate. Il primo è messo in discussione perché alla fine del campionato potrebbe tornare in Germania e la Roma prendere al suo posto Adriano. Il secondo divide la tifoseria biancoceleste fra chi stravede per largentino e chi lo ritiene un danno per lo spogliatoio, un po come lo era il Cassano giallorosso.
Andiamo per gradi. Adriano nuovo goleador della Roma? Qualcuno non ricorda, probabilmente, le ultime gesta del brasiliano a Milano. E poi, indipendentemente dalla sua condotta di vita, vorrei sottolineare come lo stesso fosse al capolinea come giocatore. Ricordati i fatti, si vorrebbe adesso riprenderlo per farne che cosa? Ed in cambio di chi? Di un ragazzo italiano che ha una gran voglia di dimostrare (come ha già fatto negli squarci di campionato che ha giocato) di essere allaltezza della situazione? Suvvia non scherziamo.
Per Zarate, il discorso è assai semplice: Mauro ha classe da vendere, è un campione che ha pochi uguali in Italia e, forse, in Europa. Cè chi lo vorrebbe mettere in discussione perché ha un carattere bizzarro e poca disciplina. Può darsi, ma si dia al ragazzo un allenatore coi fiocchi che sappia «domarlo» e metterlo in riga e vedrete poi quel che potrà significare Mauro per la Lazio. Insomma, per carità, non si faccia lerrore di venderlo. Presidente Lotito, non dia retta a questi «sconclusionati» del calcio. Lei ha visto giusto quando lo comprò. Continui a guardar lontano.