Roma da schiaffi

15/03/2010 alle 09:50.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La Roma non sa più vincere. Nemmeno contro il Livorno terz’ultimo in classifica. Al Picchi, terzo pareggio consecutivo, senz’altro il più deludente: 3 a 3, con Cristiano Lucarelli che, per la fragilità dei difensori giallorossi, sembra più Cristiano Ronaldo. La tripletta del centravanti trentacinquenne, incredibilmente rapidissimo tra le statue scelte da Ranieri, fa evaporare i sogni di questo weekend: l’Inter è ancora lontana, con sei punti di vantaggio. A rendere ancora più amaro il viaggio in Toscana i cartellini gialli per quattro diffidati: Mexes, De Rossi, Pizarro e Taddei salteranno la gara di sabato con l’Udinese. Unica e minima consolazione, il consolidamento del terzo posto

Nella ripresa, scomparse e non si sa perché voglia e coraggio, ecco l’incapacità di gestire il risultato, emersa in altre trasferte del 2010, come Cagliari e , e in questa difetto imperdonabile pesati gli avversari in crisi di risultati, quattro sconfitte di fila. Ranieri, per le scelte iniziali e quelle in corsa, non aiuta il gruppo, timido e rinunciatario sino alla rete del pari definitivo di Lucarelli. Le novità in difesa, Motta e Mexes, rendono meno affidabile il reparto e danno poche certezze al .

Gli ingressi di Cassetti e soprattutto Cerci non fanno migliorare le cose. Davanti le uniche note positive: Toni è utile, Perrotta entra nei tre gol, Menez e Taddei lavorano per la squadra. , in partenza quarto uomo, sostituisce Romeo, l’arbitro designato che si arrende a pochi minuti dal fischio d’inizio. Il direttore di gara della sezione di Mantova non convince nella gestione (12 ammoniti). Il suo lavoro, comunque, si concentra quasi esclusivamente nel primo tempo che offre emozioni in serie, con cinque reti e un rigore sbagliato. Ma è subito chiaro che l’abbondanza dipende dalla agghiacciante fase difensiva delle due squadre, in particolare di quella giallorossa. Due iniziative di Riise e Motta, il primo tira fuori ignorando Toni e il secondo lo cerca con un rasoterra troppo forte, anticipano il festival degli errori. Moro batte una punizione in profondità e Lucarelli, tenuto in gioco da Mexes e partito accanto a Juan, si ritrova solo davanti a Julio Sergio, un po’ lento nel distendersi sul diagonale: 1 a 0 al nono.

La Roma pareggia un minuto dopo: Pizarro su punizione cerca Toni in area avversaria. Torre del centravanti per Taddei che allunga per Perrotta. Stop di tacco e girata del trequartista, per l’1 a 1. Primo sorpasso giallorosso al diciannovesimo: ancora Pizarro su punizione, con la nuca Perrotta prolunga per Toni, in posizione sospetta: testa e 2 a 1.

Ma al ventisettesimo la Roma prende un gol simile al primo: stavolta la verticalizzazione è di Di Gennaro, ancora nella zona di Juan e sempre per Lucarelli, in posizione regolare perché Motta non sale, Julio Sergio ritarda l’uscita e subisce il dribbling del centravanti che concede il bis a porta vuota: 2 a 2. Un minuto e giallorossi di nuovo avanti: Taddei parte a destra e lancia Perrotta, bravo dalla linea di fondo a chiamare al tiro Pizarro: da centro area e 3 a 2.

Il cileno, al quarantesimo, potrebbe fregiarsi di una doppietta, ma colpisce il palo su rigore, concesso per spinta evidente di Knezevic (da secondo giallo ma lo assolve) a Menez, velocissimo nella fuga di quaranta metri. Nella ripresa ritmo più basso e giallorossi fiacchi nel controllo del match. Cosmi fa entrare subito Diniz per Perticone e a seguire Mozart per Bellucci. Ranieri a metà tempo mette Cassetti per Motta. Juan sbaglia la chiusura su cross di Lucarelli dal fondo: mano e rigore trasformato dal centravanti al ventiseiesimo. Alla mezz’ora fuori Menez e dentro Cerci che si presenta con un liscio al limite dell’area. Sbaglierà cross e perderà palloni preziosi.

La Roma ormai è solo frenetica. Girata di Toni a lato, dopo una chance su angolo, per Esposito. Tocca a Baptista per Pizarro. Riise, sinistro al volo nel recupero, svirgola. E’ l’immagine del viaggio a vuoto.