Riise prepara un altro show

27/03/2010 alle 11:46.

CORSPORT (A. FANI) - Gioca a maniche corte anche in pieno inverno, perché lui, figlio dei vichinghi, è nato nelle terre dei ghiac ci. Affronta la Serie A con lo stesso passo da bulldozer di sempre, perché lui, forgiato in Premier League, ha imparato che la partita non è una battaglia ma ti chiede la stessa fero ce determinazione. Lui è John Arne Riise,

CRESCITA COSTANTE - E’ arrivato lo scorso anno alla Roma dopo sette stagioni nel Liverpool, dove aveva vinto una e ne aveva persa un’altra in finale (di fronte sempre il Milan). E in Italia ha completato quella cresci­ta tattica iniziata in Norvegia nel pic­colo Aelesund, affinata nel Monaco dove era arrivato diciottenne, e raf­forzata nel Liverpool. Adesso Riise è uno dei migliori esterni sinistri del nostro campionato, è cresciuto nella fase di copertura senza perdere quel­la capacità di spinta che ne aveva fat­to uno degli obiettivi di Spalletti. Nel­lo scorso campionato aveva giocato 31 gare, in questo torneo sono già 29: è lo stakanovista della Ro­ma, il giocatore più uti­lizzato da Ranieri. E, oltre al consueto appor­to di quantità, Riise sta toccando livelli di rea­lizzazione mai raggiun­ti prima in carriera. Il suo massimo in cam­pionato risale al 2001/02, prima stagione in Inghilter­ra, 7 gol in 38 gare alla media di 0,18 reti/partita. Alla vigilia della sfida al­l’Inter è già a quota 5 in 29 presenze, media in linea con il suo primato per­sonale (terzo marcatore dopo e Vucinic) ma con ancora otto gare a di­sposizione.
 
DECISIVO - Il norvegese consente a Ranieri di mettere pressione sul lato sinistro della Roma garantendo anche copertura difensiva. Inoltre ha comin­ciato a segnare gol pesantissimi: quat­tro delle cinque reti segnate in cam­pionato sono state decisive. Due al Siena (uno in Toscana e uno, il primo, all’Olimpico), uno alla nel­l’emozionante gara di Torino, uno al mercoledì al Dall’Ara. Uno così diventa un jolly non di poco con­to. Per tacere della rete firmata in Eu­ropa League con il Fulham, decisiva anch’essa ai fini della qualificazione. 
 
NEMICI INTIMI - Riise ha un altro lato della sfida di oggi che lo intriga par­ticolarmente: il confronto tra ex Pre­mier con Josè Mourinho. Il norvege­se e il tecnico portoghese si sono già incrociati nelle tre stagioni vissute as­sieme in Inghilterra, uno al Liverpo­ol l’altro nel Chelsea. Nei sei prece­denti in campionato, Mourinho ha vinto 5 volte, una il norvegese con il suo Liverpool.